Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
"La superiorità morale della sinistra israeliana"
Cari amici,
questa è una cartolina molto amara, che non vorrei avere mai dovuto scrivere. Ho sempre polemizzato con Haaretz, con la sinistra israeliana, con chi li sostiene in Italia. Li ho chiamati qualche volta nell’impeto polemico perfino rinnegati. Ma non avrei pensato che fossero dei traditori per davvero. E invece i traditori ci sono. Accecati dall’ideologia. Dall’odio. Dal senso di una malintesa superiorità, che li autorizza a qualunque cosa. Incoscienti. Irresponsabili. Non solo nel dibattito accademico, ma anche nella pratica della vita militare cui Israele è costretto se vuole sopravvivere e non lasciare ammazzare i suoi cittadini.
Vediamo. C’è una ragazza che facendo il servizio militare (piuttosto comodamente, bisogna aggiungere) come segretaria del comandante del settore centrale dell’esercito israeliano (quello che controlla Giudea e Samaria), ha rubato dal suo computer migliaia di documenti segreti e li ha offerti a un giornalista di Haaretz: come chiamarla se non ladra e traditrice? C’è questo giornalista che invece di denunciarla li ha accettati e ha iniziato a pubblicare articoli (naturalmente contro Israele) basati su di essi. Quando è stato scoperto dai servizi di sicurezza, ha concordato di restituire i documenti e il computer che li conteneva, ma ha barato, restituendo solo una piccola parte del materiale di cui si era fatto ricettatore e portando il resto all’estero, in Inghilterra, dove ora da mesi fa di professione la vittima della libertà di stampa, dicendo che lo perseguitano, lo vogliono incriminare eccetera. Lui, povero innocente. Ricettatore e traditore, oltre che imbroglione.
La responsabilità maggiore di questa storia è peraltro della direzione di Haaretz, che l’ha coperto e continua a coprirlo: complici e traditori anche loro, dunque. Dicono di voler mostrare che l’esrecuito israeliano ha infranto un ordine della corte suprema, ma loro in cambio coprono il furto, la ricettazione, l’imbroglio. E il tradimento.
Un paese in guerra, una ladra, un ricettatore imbroglione, una direzione giornalistica complice, tutti mascalzoni disposti a tradire i loro compagni che rischiano la vita in divisa pur di soddisfare il loro odio ideologico: questo è il quadro della sinistra israeliana, che pretende di dare lezioni morali al resto del paese. Ogni commento è superfluo
Ugo Volli