venerdi 22 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Adnkronos Rassegna Stampa
07.04.2010 Milano: il giudice assolve un 36enne autore di scritte antisemite sui muri
Anche se le prove lo inchiodavano. Perchè?

Testata: Adnkronos
Data: 07 aprile 2010
Pagina: 1
Autore: La redazione di Adnkronos
Titolo: «Milano: scritte contro Israele, giudice assolve writer. De Corato, questa decisione di sorprende - Milano: scritte contro Israele, giudice assolve writer»

Riportiamo  due lanci da ADNKRONOS titolati " Milano: scritte contro Israele, giudice assolve writer. De Corato, questa decisione di sorprende  " e " Milano: scritte contro Israele, giudice assolve writer ".

Come ha dichiarato  il vice sindaco di Milano e assessore alla
 Sicurezza, Riccardo De Corato "
Scrivere frasi indegne come 'Israele assassina' e 'Intifada' significa diffondere odio contro uno Stato democratico". Eppure l'autore delle scritte non è stato condannato.
Non è ben chiaro il motivo. A inchiodarlo c'erano filmati delle telecamere di sicurezza e le testimonianze.
Scrivere sui muri frasi contro Israele equivale a scrivere frasi antisemite.
Il giudice che ha assolto il writer antisemita saprebbe darci una risposta?
Imbrattare i muri è grave, farlo per scrivere insulti antisemiti lo è ancora di più. Per quali motivo ha assolto il writer?
Ecco i due lanci:

" Milano: scritte contro Israele, giudice assolve writer. De Corato, questa ecisione di sorprende "

 Milano, 2 apr. (Adnkronos) - «Scrivere frasi indegne nel cuore
 cittadino, come 'Israele assassina' e 'Intifada' non equivale a
 insozzare i muri con tags, ma significa diffondere odio contro uno
 Stato democratico. Un atto di estrema gravità, tanto più se viene
 fatto durante una manifestazione con migliaia di persone. Con il
 rischio di aumentare la tensione e provocare incidenti. Eppure ciò
 non è bastato a far condannare un writer di 36 anni accusato di aver
 imbrattato nel dicembre 2008 due pilastri di piazza San Babila con
 queste scritte. Writer che è stato così assolto dal giudice di pace
 sostanzialmente per insufficienza di prove».

 Ad affermarlo è il vice sindaco di Milano e assessore alla
 Sicurezza, Riccardo De Corato. Il writer 36enne, oggi assolto dal
 giudice di pace, era accusato di aver fatto delle scritte, durante una
 manifestazione pro Palestina il 28 dicembre 2008, contro Israele. Il
 Comune di Milano si era costituito parte civile nel processo. «Questa
 decisione -spiega De Corato- ci sorprende, contro l'imputato aveva
 testimoniato un agente della Digos e a supporto c'erano pure i filmati
 della polizia Scientifica».

" Milano: scritte contro Israele, giudice assolve writer "


Riccardo De Corato, vice sindaco di Milano e assessore alla
 Sicurezza

 Il 19 marzo scorso il pm aveva chiesto la condanna
 dell'imputato a 800 euro di multa. «Attendiamo di leggere le
 motivazioni, ma questa assoluzione -sottolinea il vice sindaco di
 Milano- non ci piace perché vanifica l'attività delle forze
 dell'ordine che avevano colto il writer in flagranza di reato. Un
 soggetto tra l'altro ben noto alla polizia in quanto frequentava il
 centro sociale Vittoria. Lo stesso che aveva espresso immediata
 solidarietà ai compagni arrestati il 13 febbraio 2007 nell'ambito
 dell'inchiesta sulle nuove Br».

 Il Comune di Milano non demorde e chiederà di costituirsi parte
 civile nel processo a carico di un writer responsabile di aver
 imbrattato il centro storico in occasione dello scorso May Day Parade.
 Il copione inscenato da centri sociali & soci è stato sempre lo
 stesso in questi ultimi anni: sciame di scritte e tags, danneggiamenti
 e vandalismi. Una pratica indegna che -conclude- stiamo cercando di
 contrastare, grazie a videosorveglianza e agenti sui percorsi".

Per inviare la propria opinione ad Adnkronos,cliccare sull'e-mail sottostante


segreteria.redazione@adnkronos.com

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT