Riportiamo due lanci da ADNKRONOS titolati " Milano: scritte contro Israele, giudice assolve writer. De Corato, questa decisione di sorprende " e " Milano: scritte contro Israele, giudice assolve writer ".
Come ha dichiarato il vice sindaco di Milano e assessore alla
Sicurezza, Riccardo De Corato " Scrivere frasi indegne come 'Israele assassina' e 'Intifada' significa diffondere odio contro uno Stato democratico". Eppure l'autore delle scritte non è stato condannato.
Non è ben chiaro il motivo. A inchiodarlo c'erano filmati delle telecamere di sicurezza e le testimonianze.
Scrivere sui muri frasi contro Israele equivale a scrivere frasi antisemite.
Il giudice che ha assolto il writer antisemita saprebbe darci una risposta?
Imbrattare i muri è grave, farlo per scrivere insulti antisemiti lo è ancora di più. Per quali motivo ha assolto il writer?
Ecco i due lanci:
" Milano: scritte contro Israele, giudice assolve writer. De Corato, questa ecisione di sorprende "
Milano, 2 apr. (Adnkronos) - «Scrivere frasi indegne nel cuore
cittadino, come 'Israele assassina' e 'Intifada' non equivale a
insozzare i muri con tags, ma significa diffondere odio contro uno
Stato democratico. Un atto di estrema gravità, tanto più se viene
fatto durante una manifestazione con migliaia di persone. Con il
rischio di aumentare la tensione e provocare incidenti. Eppure ciò
non è bastato a far condannare un writer di 36 anni accusato di aver
imbrattato nel dicembre 2008 due pilastri di piazza San Babila con
queste scritte. Writer che è stato così assolto dal giudice di pace
sostanzialmente per insufficienza di prove».
Ad affermarlo è il vice sindaco di Milano e assessore alla
Sicurezza, Riccardo De Corato. Il writer 36enne, oggi assolto dal
giudice di pace, era accusato di aver fatto delle scritte, durante una
manifestazione pro Palestina il 28 dicembre 2008, contro Israele. Il
Comune di Milano si era costituito parte civile nel processo. «Questa
decisione -spiega De Corato- ci sorprende, contro l'imputato aveva
testimoniato un agente della Digos e a supporto c'erano pure i filmati
della polizia Scientifica».
" Milano: scritte contro Israele, giudice assolve writer "
Riccardo De Corato, vice sindaco di Milano e assessore alla
Sicurezza
Il 19 marzo scorso il pm aveva chiesto la condanna
dell'imputato a 800 euro di multa. «Attendiamo di leggere le
motivazioni, ma questa assoluzione -sottolinea il vice sindaco di
Milano- non ci piace perché vanifica l'attività delle forze
dell'ordine che avevano colto il writer in flagranza di reato. Un
soggetto tra l'altro ben noto alla polizia in quanto frequentava il
centro sociale Vittoria. Lo stesso che aveva espresso immediata
solidarietà ai compagni arrestati il 13 febbraio 2007 nell'ambito
dell'inchiesta sulle nuove Br».
Il Comune di Milano non demorde e chiederà di costituirsi parte
civile nel processo a carico di un writer responsabile di aver
imbrattato il centro storico in occasione dello scorso May Day Parade.
Il copione inscenato da centri sociali & soci è stato sempre lo
stesso in questi ultimi anni: sciame di scritte e tags, danneggiamenti
e vandalismi. Una pratica indegna che -conclude- stiamo cercando di
contrastare, grazie a videosorveglianza e agenti sui percorsi".
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