In seguito alla pubblicazione su Avvenire della lettera di Maurizio Del Maschio, con la breve e superficiale risposta del direttore (si veda IC di ieri 04/04/2010), ecco la successiva mail di Del Maschio inviata ad Avvenire:
Vi trasmetto la replica al Direttore di Avvenire a margine della nota, pubblicata fra le lettere, riguardante Gerusalemme capitale di israele.
Cordialità
Maurizio Del Maschio
Caro Direttore,
Prendo atto che lei preferisce difendere i "sogni" anziché argomentare. C'è sogno e sogno e sogno. Ci sono i sogni di Martin Luther King e quelli di Napoleone. Pure Hitler aveva un sogno ed ora anche Ahmadinejad... Facciamo pure sognare i palestinesi, ma la politica è l'arte del compromesso nobile, mentre gli arabi hanno difficoltà a rassegnarsi al compromesso. Ricorda Camp David e gli sforzi di Bill Clinton, di Magdalene Albright e di Ehud Barak? Lo stato di Palestina si realizzerà solo e se i palestinesi si rassegneranno ad ammettere che esiste anche uno stato israeliano che ha diritto ad essere riconosciuto come tale senza "sognare" di riconquistarlo. E' di questo che si tratta, caro Direttore, non di altro. Per l'islam una terra islamizzata non può più essere deislamizzata. Per questo c'è ancora che "sogna" di rimettere piede in Spagna e in Sicilia... Come vede, c'è sogno e sogno e dobbiamo discernere i buoni sogni, favorendone la realizzazione, dai cattivi.
Cordialità
Maurizio Del Maschio
P.S. Sono un giornalista e, guarda la coincidenza, mi occupo di Medio Oriente, di ecumenismo e dialogo interreligioso...