Cari amici, non desidero entrare nella questione di ciò che ha detto P. Cantalamessa, se cioè ha citato “ad litteram” ciò che gli ha scritto un ebreo o se ha anche messo del suo. Invece è interessante che il religioso ha affermato che quest’anno, per singolare coincidenza, la Pasqua ebraica e quella cristiana coincidono. Nel commentare ciò che ha detto il predicatore francescano, Rav Riccardo Di Segni ha detto che il religioso è incorso in un errore: "In realtà, anche temporalmente, la Pasqua cristiana deriva da quella ebraica, quindi è del tutto consueto che il periodo coincida." Mi spiace contraddirlo, ma le cose non sono così semplici, né come ha detto P. Cantalamessa, né come ha affermato Rav Di Segni. E’ noto che per il calcolo di Pesach, nell’ebraismo ci si serve di un calendario luni-solare. Ovvero è lunare per quanto riguarda le fasi delle lune, è solare per la fissazione dell’equinozio di primavera. E’ altresì noto che Pesach, ossia il 15 di Nisan, deve cadere nel plenilunio dopo l’equinozio primaverile, purché il giorno sia o martedì, o giovedì, o sabato o domenica. Ci sono delle regole diverse a seconda che l’anno sia comune o embolismico. Inoltre si deve tenere conto se l’anno è o difettivo, o regolare, o completo. In ogni caso i giorni della settimana devono essere quelli citati e non gli altri tre. Certamente la Pasqua cristiana ha avuto origine da Pesach, però, secondo il Concilio di Nicea, la festività cristiana si celebra la domenica successiva al plenilunio dopo l’equinozio di primavera. Molte volte, come si può vedere dalla tavola allegata, accade che la Pasqua cristiana si festeggia la domenica immediatamente successiva a Pesach. Però ci sono alcuni casi che tali coincidenze non accadono. Così, si può verificare sempre dalla tavola, che quando l’anno lunare ebraico è di 13 mesi o embolismico, Pesach può cadere anche tre o quattro settimane dopo la Pasqua cristiana. E, come tutti gli Ebrei lo sanno, si aggiunge il tredicesimo mese (Adar Sheni), quando il 15 di Nisan diversamente ricorrerebbe prima del plenilunio dopo l’equinozio di primavera. In buona sostanza l’elemento in comune tra ebrei e cristiani è la fissazione del plenilunio dopo l’equinozio di primavera. Gli altri calcoli poi si diversificano. Ma com’è possibile però che le due festività abbiano un nome eguale, anche se ricorrono in giorni diversi? Ciò che ho rilevato nella mia tesi di laurea sulla cronologia dei Vangeli secondo il calendario ebraico, è che dai Vangeli risulta che Gesù Cristo è risorto il 25 marzo dell’anno 31 d. C. o e.v. Però quel giorno era anche il 15 Nisan. Così da quel momento il metodo di calcolo si è diversificato. Gli ebrei hanno continuato a tenere in considerazione quei quattro giorni della settimana citati, per i cristiani invece è diventata centrale la domenica. Ma non per tutti. Ad esempio i cristiani della Gallia hanno continuato a celebrare la Pasqua il 25 marzo, quale che fosse il giorno della settimana. Ci furono senz’altro anche datazioni diverse, se i vescovi stabilirono con l’autorità di un concilio, a Nicea nel 325 d.C., le modalità univoche della fissazione della Pasqua in tutta la cristianità. Ovviamente, parlando a braccio si possono fare degli errori, però ritengo sia bene precisare quali sono le cose uguali, quali le diverse e perché ci sono queste differenze. Grazie per la cortese attenzione e un cordiale Shalom. Dario Bazec
Come si calcola la data della Pasqua
1) Secondo le norme stabilite dal Concilio di Nicea, la Pasqua deve cadere la domenica seguente la prima luna piena di primavera;
2) la data astronomica viene stabilita con i mezzi scientifici il più possibile accurati, ed è la prima domenica di luna piena dopo l'equinozio di primavera;
c) viene utilizzato come base per il computo il meridiano di Gerusalemme, luogo della morte e risurrezione di Cristo.
La data della Pasqua dal 2001 al 2025
Anno
Pasqua secondo il computo astronomico
Pasqua secondo il corrente computo gregoriano
Pasqua secondo il corrente computo giuliano
Luna piena di primavera secondo il computo astronomico