Hag Sameach, Berlusconi ! Da Israele, Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta Data: 30 marzo 2010 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Hag Sameach, Berlusconi !»
" Hag Sameach, Berlusconi ! "
Berlusconi abbraccia Gheddafi. Deborah Fait
Ieri sera tutto il popolo di Israele, in Israele e nella diaspora, ha celebrato la fine della schiavitu' e tutti alla fine del Seder ( la cena rituale ) hanno detto a voce alta "Le Shana' abaa' be Yerushalaim", augurio che gli ebrei si sono detti l'un l'altro per 2000 anni rivolti verso la Citta' Santa, capitale dell'ebraismo, per 3000 anni Capitale di Israele Popolo e per 1000 anni capitale di Israele Regno e da 65 anni Capitale di Israele Stato. Una storia di dolore, di miracoli, di schiavitu', di morti e di liberta', una storia nostra, solo nostra, solo degli ebrei che altri popoli hanno voluto distruggere per puro e indistruttibile odio. Uno dei piu' grandi miracoli del Popolo ebraico e' stata la ri-fondazione nella sua terra dello Stato di Israele dopo piu' di 20 secoli di persecuzioni e massacri, dopo tanta disperazione e tanta speranza eppure questo miracolo ha fatto cadere nel tunnel dell'odio e dell'invidia altri popoli, quelli europei e quelli arabi e islamici, un odio e un'invidia che si sono espressi nel desiderio di distruggere questo piccolo Stato desideroso solo di pace e di sicurezza. Un piccolo Stato trasformato in pochi decenni, da deserto quale era diventato nei secoli di abbandono, in un paese all'avanguardia in tutti i campi , dall'agricoltura alla medicina, dalla tecnologia alla scienza. Un piccolo Stato sempre sotto pericolo di estinzione per l'odio dei suoi vicini e dei suoi lontani. Un piccolo Stato che e' d'esempio a tutto il mondo di come si puo' diventare se si ama il proprio Paese, se lo si vuole sviluppare, se si e' legati anima e corpo alla Terra da cui si proviene e dove si e' implorato il ritorno per tutto il periodo dell'esilio e delle persecuzioni. Si, ieri sera abbiamo celebrato la fine della Schiavitu in Egitto, "schiavi eravamo, ora siamo liberi in Erez Israel". Azzam Pascia' della Lega Araba diceva nel 1948:"Inizieremo una guerra di sterminio e di massacri" Radio Bagdad gridava nel 1967:" Siamo risoluti a raggiungere il nostro obiettivo: cancellare Israele dalla Carta Geografica" Radio Cairo nel 1967:" Uccideteli tutti, non lasciate vivo nemmeno uno..." Yasser Arafat nel 1974 :" Nessuno ci fermera' finche' Israele non sara' distrutto. Per noi la pace e' la distruzione di Israele." Yasser Arafat nel 1979:" Gli israeliani devono ricordare che il loro stato non durera' piu' di 70 anni e 32 sono gia' passati." Yasser Arafat nel 1985:" Il popolo palestinese combattera' i sionisti fino all'ultimo bambino nel ventre di sua madre"
Dall'epoca di queste dichiarazioni di odio, distruzione e morte sono passati anni, abbiamo sofferto molte guerre e un terrorismo spaventoso ma le cose non sono cambiate nel senso che vi sono leader occidentali che avallano tali dichiarazioni e , a differenza degli arabi, le avallano parlando di in modo ipocrita e disgustoso di pace che nella loro lingua significa "Israele lascia tutto ai palestinesi e rassegnati" Quindi abbiamo Obama, presidente USA, nostro alleato, che incolpa Israele di tutto quello che succede perche' Israele costruisce case per la popolazione a Gerusalemme Capitale come ogni nazione del mondo fa nelle proprie capitali e nelle proprie citta'. Obama ha bisogno di prendere a calci Israele per accattivarsi le simpatie arabe e lo fa senza remore, senza pentimenti, senza vergogna, poi partecipa al Seder alla Casa Bianca senza mettersi, in segno di rispetto, la kippa' in testa....si arrabbierebbero troppo gli arabi amici suoi. Napolitano, presidente italiano, va in un paese nemico come la Siria a blaterare che Israele deve rerstituire i territori contestati ( per lui e gli altri "occupati") e naturalmente il Golan. Dulcis in fundo, ciliegina sulla torta, il nostro amico Silvio Berlusconi che ha gettato via anni di amicizia proclamando , come Napolitano, che Israele deve lasciare i territori e il Golan e ha concluso queste oscenita' baciando la mano a Gheddafi. Ma Berlusconi, ma come si fa! Ma Berlusconi! Non lo sa che l'Italia non e' piu' quella vergogna che era all'epoca dei governi Craxi-Andreotti in cui venivano protetti i terroristi palestinesi, li si faceva scappare dall'Italia dopo aver ammazzato cittadini italiani e si nascondeva Arafat in Parlamento per proteggerlo dalla Interpol. L'Italia non e' piu' neanche quella dei governi comunisti e cattocomunisti quando per le strade italiane si facevano cortei oceanici urlando "A MORTE ISRAELE" e si bruciavano decine di bandiere di Israele e si bastonavano gli ebrei per le strade (nel resto d'Europa, e' vero, li ammazzavano). L'Italia non e' piu' l'Italia di Dalema, Prodi, Diliberto, non e' piu' l'Italia dell'odio. L'Italia di Berlusconi e' amica di Israele, non se lo ricorda piu'? E allora perche' va nei paesi nemici, in braccio alla lega Araba, a baciare le mani a un luridissimo terrorista e a dire che la democratica Israele deve....deve....deve! Non le rifaccio la storia, Cavaliere, ma le ricordo che Israele e' stata attaccata dalla Siria due volte per la distruzione e il Golan e' stato conquistato da Israele perche' aveva vinto la guerra. Da quell'altipiano per 20 anni i siriani hanno sparato contro i nostri agricoltori e cittadini che vivevano in pianura. Il Golan e' per Israele la sicurezza e lei, come Napolitano, come Obama, vorrebbe che noi lo regalassimo alla Siria? E lo va a dire al signor Gheddafi, nostro ferale nemico e assassino di molti europei? E poi gli bacia anche le mani? Credeva di essere di fronte al Papa perche' il dittatore libico si veste quasi uguale? Cavaliere, lei e' una grande delusione per me ma so che nonostante questi tremendi errori e schiaffi senza pieta' a Israele, il governo italiano e' ancora nostro amico. Sono sicura che lo sia anche lei, Cavaliere, solo che sta cedendo ai ricatti e questo per un leader non e' un atteggiamento dignitoso . Il Golan e' Israele, Cavaliere, come lo e' Gerusalemme, tutta intera, senza est, ovest o nord e sud! Le Shana' Abaa' be Yerushalaym, l'anno prossimo a Gerusalemme, lo abbiamo detto piangendo per 2000 anni, oggi lo diaciamo con orgoglio e a testa alta. Se lo ricordi Berlusconi, se lo ricordi Napolitano e soprattutto se lo ricordi Obama! Gerusalemme e' la nostra capitale e non la daremo a nessuno. Hag Sameach, Berlusconi , noi siamo a Gerusalemme!