" Lezione di geografia: che distanza c´è fra Kassel e Buchenwald? "
Kassel, Buchenwald
Quasi al centro di un triangolo immaginario fra le località di Breitenau, Buchenwald e Niederhagen, dove si trovavano i più importanti campi di sterminio nazisti nella Germania centrale, a meno di cento chilometri di distanza dai vertici, si trova la nobile città di Kassel, patria dei fratelli Grimm e sede della più importante mostra d´arte contemporanea d´Europa dopo la Biennale di Venezia. Vi chiedete cosa c´entrano i campi di concentramento? Forse niente, è per darvi un´idea geografica dell´atmosfera spirituale del posto. O forse... leggete e poi ne parliamo.
La piccola storia che voglio raccontarvi è infatti tutta contemporanea: una locale associazione contro l´antisemitismo ha chiesto il permesso alla città di allestire un banchetto o un gazebo, come si usa da noi, per fare un po´ di informazione. La città ha dato il permesso, ma solo a patto che non vi fosse esposta la bandiera israeliana, che poteva "irritare e minacciare" i passanti. La responsabile dell´iniziativa, Dorotea H. ha fatto presente di non essere affatto pericolosa, ma il funzionario della città le ha risposto che doveva tener presente la sensibilità degli altri. (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/136654) Non è la prima volta che un episodio del genere capita. A Malmoe, durante piombo fuso, fu impedita una piccola contromanifestazione filoisraeliana perché "provocatoria". Ma quella è Malmoe, capitale morale di Eurabia. Sempre in Germania, a Duisburg, uno studente l´anno scorso ha esposto una bandiera di Israele al balcone mentre passava un corteo islamista (http://www.spiegel.de/international/germany/0,1518,601122,00.html): la polizia ha fatto irruzione nell´appartamento per eliminare la "pericolosa provocazione". Duisburg non è lontano da Kassel, si trova fra Leverkuhsen e Oberhausen... non so se questi nomi vi dicono qualcosa.
Ecco, forse è vero come dicono alcuni propagandisti di sinistra che viviamo in un´atmosfera simile agli anni Trenta; ma non perché si controlla l´immigrazione, come tutti gli stati hanno sempre fatto: perché di nuovo gli ebrei sono discriminati e criminalizzati. La loro esistenza e identità va cancellata, o almeno tenuta nascosta, perché è una provocazione ai passanti. Questa volta non come ebrei, ma come Israele. Forse accostare Kassel a Buchenwald è eccessivo, per fortuna le cose sono molto cambiate. Ma l´antisemitismo no, non è cambiato. Non è neanche diventato meno sanguinario, almeno in Medio Oriente. Solo che oggi si chiama antisionismo
Ugo Volli