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Carissimi, mi è capitato, questa settimana, di leggere La Nazione. Le cronache estere su Israele sono curate da un certo Lorenzo Bianchi, che non ha nulla da invidiare a Tramballi. Il giorno 17 marzo ho mandato una mail, che naturalmente non ha avuto riposta, e che vi invio per conoscenza (sapete se per caso l'editore di QN è un emiro arabo?) Shalom Miriam Iliade Levi Testo mail: spett.le redazione, l'articolo di Lorenzo Bianchi apparso su La Nazione del 17/3/2010, è uno smaccato esempio di scorretta informazione, un tripudio di stereotipi e luoghi comuni, che come al solito demonizzano Israele. Sa Lorenzo Bianchi che cosa sono esattamente gli "insediamenti"? Perfino la fotografia dell'"agente israeliano" è un esempio di scorrettezza. Da dove si capisce che è israeliano e non palestinese di hamas? La delicatissima questione mediorientale è piena zeppa di risvolti stotici, ma voi traete delle conclusioni affrettate e lapidarie, senza alcun equilibrio, anzi al contrario mettendo sempre in cattiva luce Israele, il"demonio". Un'ultima, ma non meno importate rilevazione: il governo israeliano non è di Tel Aviv, ma di Gerusalemme (Knesset), da più di 60 anni. Per favore, basta fare giornalismo spicciolo! L'editore della nazione è il signor Riffeser, italiano al 100%, che crediamo però che guardi ai bilanci e non ai contenuti dei suoi giornali. Ci auguriamo che altri lettori di Firenze della Nazione scrivano per protestare.
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