Coincidenze in Medio Oriente e indignazione a senso unico 22/03/2010
"Coincidenze in Medio Oriente e indignazione a senso unico "
Cari amici, a fare questo lavoro di scrivervi una cartolina al giorno da un anno e passa, sono inevitabilmente colpito da falsificazioni, oltraggi alla verità, inimicizie, insomma da tutto l'apparato che giorno dopo giorno si sviluppa intorno alla questione mediorientale. Ma qualche volta mi trovo anche a riflettere su coincidenze e bizzarrie. Pensate per esempio a quella di ieri. Il "Corriere della sera" ha pubblicato al posto d'onore in prima pagina un editoriale del politologo Ernesto Galli della Loggia che denuncia la trasformazione del nostro paese in un'"Italia anticristiana", e ne è seguita l'inevitabile polemica, che ancora è in corso.
Io non voglio esprimere qui un parere sulla tesi di Galli della Loggia (se volete leggerlo lo trovate qui: http://www.corriere.it/editoriali/10_marzo_21/della-loggia-italia-anticristiana_c190fd5e-34c3-11df-b226-00144f02aabe.shtml), ma solo farvi notare una concomitanza. Proprio in questi giorni è arrivata in Occidente la notizia che l'Autorità Palestinese, quella buona, moderata e tollerante, ha deciso di chiudere l'unica stazione radio cristiana nei territori: Al-Mahed "Nativity", che trasmette (o meglio trasmetteva) da dieci anni in un edificio di Betlemme. La ragione è semplice: la radio non aveva la licenza (http://4freedoms.ning.com/group/middleeast/forum/topics/palestine-islamic-authority?xg_source=activity) Invece di dargliela questa benedetta licenza, hanno pensato bene di chiuderla. E' una goccia nel mare della persecuzione che i cristiani subiscono in tutto il Medio Oriente islamizzato, in Egitto, in Iraq, in Turchia, a Gaza. Ma è significativo perché si tratta di un mezzo di comunicazione, dell'ultimo rimasto e di Betlemme, che era un posto intermente cristiano prima dell'"autogoverno" palestinese e ora è diventato tutto islamico. Del resto, che volete, a quel che si racconta c'è nato David, l'amatissimo re d'Israele, e c'è nato anche Gesù: è evidente che si tratta di un posto esclusivamente islamico da sempre e che farci dei riti cristiani o ebraici è in sostanza un "crimine di guerra", da richiamare in servizio il buon giudice Goldstone.
Non ce l'ho con Galli della Loggia. Ma voi avete sentito un lamento da parte di tutti coloro che in ogni occasione si scagliano contro "l'intolleranza" di Israele? Avete visto un comunicato stampa di Pax Christi, dei preti che giustamente mettono le moschee nel presepe ( e presto ci saranno solo quelle, dato che il presepe è un'immagine di Betlemme e il soggiorno da quelle parti sono proibite alle famiglie ebraiche com'era quella di Giuseppe e Maria...). E il Vaticano, che di recente ha pubblicato dei "lineamenta" per il sinodo dei vescovi del Medio Oriente, in cui sostanzialmente si dice che tutto quel che di negativo accade da quelle parti è colpa di Israele, dato che è il più forte (se non ci credete, leggete qui: http://www.vatican.va/roman_curia/synod/documents/rc_synod_doc_20091208_lineamenta-mo_it.html , per esempio ai paragrafi 18 e 63), il Vaticano ha avuto qualche espressione di protesta - no, la protesta non è adatta alla Santa Sede, diciamo di perplessità - che lascia i cristiani nei territori palestinesi letteralmente senza voce? Non mi risulta.
Ecco, sarà una sfortunata circostanza meritevole di comprensione, ma vi immaginate voi gli alti lamenti sui giornali di tutto il mondo, le proteste diplomatiche, l'indignazione dell'opinione pubblica, la mobilitazione dei cattolici di base, se Israele avesse fatto una cosa del genere? Coincidenze, coincidenze... e indignazione a senso unico