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Deborah Fait
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Un Napolitano in Siria 20/03/2010

Deborah Fait, Giorgio Napolitano
 
Davvero credevo di aver capito male, stavo sistemando i libri e mi sono bloccata di colpo.
Al tiggi mandavano in onda la visita di Giorgio Napolitano, presidente della Nazione Italia, in Siria.
La Siria fa parte dei paesi canaglia, la Siria  e' alleata dell'Iran, dalla Siria sono sempre partite le armi per hezbollah , armi che servivano e serviranno ad ammazzare israeliani.
In Siria Napolitano cosa ha detto?
Ha parlato dell'Italia? Nooo.
Ha parlato della Siria? Nooo.
Ha parlato delle relazioni col mondo arabo? Nooo
Ha parlato di Israele.
Ci credete?
Io non potevo credere alle mie orecchie, dicevo "no no adesso diranno che non e' vero, non e' possibile che sia vero!"
Invece proprio cosi', era vero, verissimo, drammaticamente vero.
In Siria , paese nemico mortale di Israele da oltre 60 anni, paese che ha attaccato Israele con due guerre e l'obiettivo di distruggerlo....
In Siria Mr. Napolitano ha detto  che" Gli insediamenti nei territori occupati da Israele sono illegali e che Israele dovra' restituire il Golan alla Siria".
Proprio cosi', ha detto proprio cosi'.
Pensate!
E' spaventoso ma e' questo che ha detto!
Io credevo che il presidente di una nazione democratica non potesse andare in visita presso una dittatura assassina e buia per criticare e imporre diktat contro un' altra democrazia di cui il presidente dovrebbe essere amico.
Ma siamo diventati matti? ma torniamo indietro di 40 anni? Torniamo ai governi cattocomunisti italiani che indicavano Israele come il demone tra gli stati?
Come si e' potuto permettere Napolitano di fare simili esternazioni contro Israele?
Si e' vero, anche Berlusconi aveva cretinamente parlato del Golan ma almeno aveva avuto il coraggio di farlo in Israele, intervistato da un giornale israeliano, si  un giornale comunista molto filoarabo,e lui , Berlusconi, forse per ingraziarsi i sinistri israeliani,  si era fatto trarre in inganno dalle domande.
Napolitano no, lui ha fatto un discorso vero e proprio, non stava rispondendo a nessuna domanda infida, le sue parole era proprio farina del suo sacco. 
Napolitano in Siria si e' ricordato di essere un comunista e quindi di dover per forza parlare con spregio di Israele.
Napolitano in Siria si sara' risentito giovane e innamorato di tutti quelli che odiavano Israele. 
Strano, non me lo ricordavo cosi'. Lo credevo un amico invece non c'e' niente da fare, per  qualche barilotto di petrolio si tradiscono gli amici migliori e sicuramente Israele e' un  grande amico dell'Italia anche se dall'Italia ha avuto piu' calci nello stomaco e offese che strette di mano.
Gli israeliani adorano tutto dell'Italia, la musica, la cultura, l'arte, la moda, la cucina, purtroppo non sanno di non essere ricambiati se non da pochi italiani che non hanno il cuore pieno di odio e di propaganda filoaraba.
Che enorme delusione  Presidente Napolitano!
Che peccato.
L'islam sta distruggendo il mondo, in Africa stanno ammazzando cristiani, li torturano, li tagliano a pezzi.
Hamas sta facendo di tutto per far scoppiare un'altra guerra sparando missili contro Israele e ammazzando im civili.
A Gerusalemme i palestinesi stanno  ricominciando un'altra intifada  perche' Israele  fa quello che si puo' fare in ogni paese del mondo: costruisce case nuove.
Sempre a Gerusalemme  i palestinesi hanno messo la citta' a ferro e fuoco a causa dell'inaugurazione di una sinagoga antica restaurata dopo essere stata distrutta per tre volte dai musulmani.
Non la vogliono, sono come i nazisti che le distruggevano in Europa, sono i nazisti del Medio Oriente che non permettono agli ebrei  di pregare nei propri luoghi santi.
Nazisti in kefiah!
Napolitano va in Siria per attaccarci e a Mosca il quartetto pretende che Israele congeli ogni costruzione. Niente, nemmeno una cuccia per cani, zero, gli ebrei se ne vadano via, al diavolo, il Medio oriente deve essere  tutto arabo e nazista. 
Nessuno, ne' Napolitano, ne' il quartetto a Mosca ha detto una parola contro gli arabi, la loro violenza, la loro barbarie, nessuno gli ha detto "piantatela di rompere le scatole al mondo intero".
Nessuno gli ha detto che anche Israele ha dei diritti e che i palestinesi per distruggere Israele hanno rinunciato ai diritti che potevano avere nel 48.
No, niente. Hanno paura, se la fanno addosso davanti agli arabi, sanno che i palestinesi potrebbero tornare a Roma ad ammazzare italiani come facevano negli anni 70/80.
Paura, per paura , per vigliaccheria, i pusillanimi del mondo  abbandonano ancora  una volta Israele alla sua solitudine di sempre, e, non contenti, vanno in giro per il mondo a criticare, delegittimare, demonizzare e imporre i loro diktat che hanno tanto la puzza solita, la puzza di sempre, la puzza che ci perseguita da troppi secoli e che si chiama antisemitismo, odio di sempre, disprezzo di sempre per liberarsi del Popolo del Libro e consegnare il mondo al Popolo della Morte. 
 
Deborah Fait

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