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Quando Sergio Romano finge di non capire 19/03/2010

Da: Segre Fast Web Data: Fri, 19 Mar 2010 08:33:40 +0100 A: "lettere@corriere.it" Cc: De Bortoli Ferruccio in merito alla risposta di Sergio Romano

 Alla signora Perosa che le fa osservare correttamente che in Israele non si può parlare di apartheid, che è una politica di segregazione che è stata presente, in forme ben precise, in un altro paese, lei ha risposto fingendo di non capire, con affermazioni del tutto errate.
Tralascio di rispondere sul suo ragionamento circa un supposto significato positivo della politica di apartheid che, secondo le sue parole, sarebbe diventato negativo solo quando qualcuno come lei scoprì che le cose stavano diversamente da quello che credevate (bastava che andaste in Sud Africa per vedere applicata la politica di segregazione razziale che lei e qualcuno come lei giudicava positiva). Ma poi entra nella questione, del tutto scollegata, dell'accettazione dello stato palestinese, dapprima non voluto (parole sue) da Netanyahu.
A parte la negazione di tale affermazione fatta dallo stesso presidente Peres, che credo conosca il pensiero di Netanyahu meglio di lei, le faccio osservare che si parla di apartheid in Israele da ben prima che Netanyahu vincesse le ultime elezioni; non mi risulta che Olmert rifiutasse la nascita dello stato palestinese, nè la rifiutassero Sharon o Barak, precedenti primi ministri. Se poi lei si recasse in Israele, ed avesse la mente libera da preconcetti, potrebbe vedere come non esiste segregazione in una nazione dove chi entra nelle scuole, negli ospedali, nei bus, nei tribunali e nello stesso parlamento vede ebrei ed arabi fianco a fianco, nelle medesime condizioni, e con una corte suprema che vigila che i pari diritti siano effettivi (e non di rado dà ragione proprio ai cittadini arabi).
Ed ora le faccio una domanda: quando mai lei ha levato la sua voce per lamentare la mancanza di parità di diritti nei paesi islamici - lì sì davvero assente anche quando questi ultimi si presentano, almeno a parole, come laici? Fino al giorno in cui lei non avrà questa "correttezza di pensiero" mi è impossibile comprendere come lei possa ergersi a giudice: manca di imparzialità.
Emanuel Segre Amar


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