" Viva l'eroico presidente Erdogan, eroe d'Eurabia! "
Erdogan
Cari amici, è un po' che non vi parlo degli Eroi dell'Eurabia. Il più importante ed eroico oggi è senza dubbio il primo ministro turco Tayyip Erdogan, che è europeo europeissimo, avendo il suo popolo conquistato con Costantinopoli e dintorni un pezzetto di Europa prima erroneamente legato alla memoria dei Greci e dei Romani; ma è anche un islamista di prima classe, che non rinuncia a far girare la sua dolce mogliettina col velo. Avete certamente sentito parlare della sua eroica lotta contro i generali cattivi che da otto anni secondo lui vogliono fargli il colpo di stato ma non si decidono mai; e magari anche del combattimento col principale gruppo editoriale del paese che si ostina a criticarlo e lui l'ha multato di qualche miliardo di euro, così, giusto per insegnar loro l'educazione.
Quel che forse non avete sentito sono un altro paio di gesti eroici. Il primo riguarda un terremoto. Non so se ve ne siete accorti, ma lo scorso 8 marzo c'è stato un terremoto nella Turchia orientale (be' insomma, Turchia... erano terre armene, adesso dopo il genocidio ci abitano soprattutto i curdi...). Non è stato Haiti o il Cile, ma neanche una cosa da ridere, si sono contati ufficialmente almeno 51 morti e 71 feriti, chissà quanti sono rimasti sotto, non messi nel conto. Tutto il mondo ha offerto aiuti, e la Turchia li ha graziosamente accettati tutti - tutti salvo... sapete chi? Ma sì, tutti salvo gli aiuti israeliani! (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3859699,00.html) E' vero che gli israeliani hanno forse la migliore equipe di soccorso del mondo, come si è visto a Haiti, ma i princìpi sono princìpi, non è possibile accettare aiuti dall'entità sionista, che cattiva è e cattiva deve restare. Che i poveracci rimasti sepolti vivi si arrangino. Non si transige. Proibito l'ingresso ai cani e agli israeliani... anche nei terremoti. Del resto una scelta del genere l'aveva fatta qualche anno fa il "fratello" Iran, e può la Turchia essere da meno? Eroico Erdogan!
Proprio il giorno prima del terremoto, vedi caso, il nostro eroe aveva fatto una dichiarazione fondamentale, che dà un enorme contributo alla scienza storica euraraba: il monte del Tempio a Gerusalemme e la grotta dei patriarchi a Hebron non hanno mai avuto il minimo rapporto col popolo ebraico, ma hanno sempre fatto e faranno sempre parte del patrimonio islamico. Basta con le falsificazioni di quel fazioso libello che i fanatici crociati e i giudei chiamano presuntuosamente Bibbia, e basta con l'archeologia: dato che Abramo, anzi Ibrahim era un buon palestinese islamico, anche tutto il resto che ne segue non può che essere musulmano dall'eternità e i bravi eurarabi non lasceranno che sia rubato dai soliti Giudei! (http://www.albawaba.com/en/countries/Turkey/262314). Se no, ad andare avanti così, qualcuno potrebbe insinuare che Istanbul si chiamava Costantinopoli ed era Greca, come greche erano le coste dell'Egeo, e armeni i territori nord orientali dell'Anatolia e curdi quelli a Sud-Est: che resterebbe della grande nazione turca? No, l'Anatolia è turca dall'eternità come Gerusalemme è araba! Inutile dire che la dichiarazione di Erdogan ha suscitato il più grande entusiasmo nel mondo palestinese, che giudica Erdogan poco meno che un Ahmadinejad, o addirittura un vero combattente come Obama bin Laden (pardon Barak Hussein Osama... oh, insomma, con questi nomi, volevo dire il capo di Al Queida, Obama o Osama che sia...) (http://www.medarabnews.com/2010/03/07/ricatto-israeliano-alla-turchia-di-erdogan/)!
Purtroppo esistono dei malvagi nemici di Eurabia anche nei suoi più preziosi santuari: pensate che in Svezia, dico in Svezia!, il parlamento ha approvato una mozione che condanna il genocidio turco degli Armeni! E anche una commissione parlamentare americana ha votato una cosa del genere. Ma che volete, solo per aver anticipato di qualche anno la Shoà, giusto così, per esercitarsi... E lo sapete che al genocidio, insomma alla giusta lezione data agli Armeni ha partecipato anche il futuro gran Muftì di Gerusalemme, quel Amin al Husseini, allora ufficiale turco a Smirne, che poi sarebbe diventato amico personale di Hitler... Insomma, è stata una cosa che bisognava fare per il glorioso futuro della Turchia, non rimestiamo queste cose e dimentichiamocele, se no va avanti come la Shoà, che l'Entità sionista usa per giustificarsi...
Giustamente il fiero Erdogan ne ha fatto una questione di orgoglio nazionale e ha ritirato gli ambasciatori. Così si fa! Eroi si nasce, non si diventa. Certo che togli un ambasciatore oggi e rifiuta un aiuto domani, alla Turchia rischiano di restare pochi amici in Occidente. Me che volete, resta l'Iran, la vera patria di ogni autentico spirito eurarabo.
Ugo Volli