Biden è rientato, uno in gamba, all'altezza del suo Presidente Il commento di Piera Prister
Testata: Informazione Corretta Data: 14 marzo 2010 Pagina: 1 Autore: Piera Prister Titolo: «Il livore di Obama al ritorno di Biden alla Casa Bianca»
Il livore di Obama al ritorno di Biden alla Casa Bianca
Dal Texas, l'opinione di Casa Prister
Barack Obama ha avuto un attacco di rabbia ascoltando il resoconto del vicepresidente Joe Biden sulla sua visita in Medio Oriente durante la quale il ministro degli Interni israeliano ha annunciato il piano di costruzione di 1600 case nella parte orientale di Gerusalemme. Lo riporta il "The Wall Street Journal", sabato 13 marzo in un breve articolo di Jay Solomon. Lo sapevamo, infatti con Obama non si scherza, gia’ qualche settimana fa aveva detto d’essere disgustato (sic) -e lo aveva ripetuto usando lo stesso verbo- proprio disgustato dalla politica israeliana, anche prima della partenza del suo vice per il Medio Oriente. Le cose si stanno mettendo male e c’e a Washington nei gangli del potere un vero e proprio pandemonio, tanto che l’ambasciatore israeliano Michael Oren e’ stato convocato venerdi’ di tutta fretta e Hillary Clinton è risentita, nella stessa giornata ha telefonato tra nembi e tuoni a Netanyahu per 45 minuti e lo ha invitato a deflettere da quell’idea peregrina di costruire appartamenti a Gerusalemme est. Lo ha inoltre accusato d’aver insultato Biden perche’ proprio durante la sua visita in Israele, il ministro degli Interni israeliano aveva annunciato la ripresa dei lavori di costruzione di nuovi appartamenti a Gerusalemme, dopo la moratoria. Inoltre la stessa ha addossato ad Israele la responsabilita’ di pregiudicare cosi’ il processo di pace. Ma di quale pace!
L’11 marzo giovedi’, il giorno dopo la visita di Biden a Ramallah, i Palestinesi hanno dedicato alla presenza di scolaresche una piazza a Dalal Mughabi, la sanguinaria terrorista che nel 1978 guido’ un commando di terroristi che, venuti per mare dal Libano, sequestrarono due autobus sulla costa tra Haifa e Tel Aviv e, spargendo il terrore assassinarono 38 civili israeliani, di cui 13 erano bambini e un giornalista americano, cosi' come si legge sul "N.Y.Times" Ma Hillary non ha telefonato a Mahamud Abbas per accusarlo di compromettere le trattative di pace cosi’ come ha fatto con Netanyahu.
Biden poi, durante la sua visita ha ammonito unilateralmente solo Israele ma non ha ammonito il leader palestinese Mahmoud Abbas, per la sua ostinazione a voler sempre glorificare e a considerare come eroi, gli attentatori suicidi; ne’ gli ha chiesto spiegazioni sul perche’ nelle scuole e nelle moschee palestinesi, si continui a fare opera di indottrinamento all’odio e si incitino i bambini a giocare per fare i terroristi suicidi con tanto di armi e di cinture esplosive.
La diplomazia sembra incrinarsi e si trascina paurosamente troppo per le lunghe. Purtroppo siamo arrivati ad una situazione di stallo, senza sostanziali progressi nell’arginare la minaccia iraniana come si lamentano i funzionari israeliani. Tanto piu’ che da Gaza si continua a lanciare missili Qassam contro Israele che il giorno 12 marzo hanno raggiunto il kibbutz Ayin e il Negev.