martedi` 22 ottobre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
14.03.2010 Biden è rientato, uno in gamba, all'altezza del suo Presidente
Il commento di Piera Prister

Testata: Informazione Corretta
Data: 14 marzo 2010
Pagina: 1
Autore: Piera Prister
Titolo: «Il livore di Obama al ritorno di Biden alla Casa Bianca»

Il livore di Obama al ritorno di Biden alla Casa Bianca


Dal Texas, l'opinione di  Casa Prister

Barack Obama ha avuto un attacco di rabbia ascoltando il resoconto del
vicepresidente  Joe Biden sulla sua visita in Medio Oriente durante la
quale il ministro degli Interni israeliano ha annunciato il piano di
costruzione di 1600 case nella parte orientale di Gerusalemme.
 Lo riporta il "The Wall Street Journal", sabato 13 marzo in un breve
articolo di Jay Solomon.
 Lo sapevamo, infatti con Obama non si scherza, gia’ qualche settimana
fa aveva detto d’essere disgustato (sic) -e lo aveva ripetuto usando
lo stesso verbo- proprio disgustato dalla  politica israeliana, anche
prima della partenza del suo vice per il Medio Oriente.
 Le cose si stanno mettendo male e c’e a Washington nei gangli del
potere un vero e proprio pandemonio, tanto che l’ambasciatore
israeliano Michael Oren e’ stato convocato venerdi’ di tutta fretta e
Hillary Clinton è risentita,  nella stessa giornata ha telefonato tra
nembi e tuoni a Netanyahu per 45 minuti e lo ha invitato a deflettere
da quell’idea peregrina di costruire appartamenti a Gerusalemme est.
Lo ha inoltre accusato d’aver insultato Biden perche’ proprio durante
la sua visita in Israele, il ministro degli Interni israeliano aveva
annunciato la ripresa  dei lavori di costruzione di nuovi appartamenti
a Gerusalemme, dopo la moratoria. Inoltre la stessa ha addossato ad
Israele la responsabilita’ di pregiudicare cosi’ il processo di pace.
Ma di quale pace!

  L’11 marzo giovedi’, il giorno dopo la visita di Biden a Ramallah, i
Palestinesi hanno dedicato alla presenza di scolaresche una piazza a
Dalal Mughabi, la sanguinaria terrorista che nel 1978  guido’ un
commando di terroristi che, venuti per mare dal Libano, sequestrarono
due autobus sulla costa tra Haifa e Tel Aviv  e, spargendo il terrore
assassinarono 38 civili israeliani, di cui 13 erano bambini e un
giornalista americano, cosi' come si legge sul "N.Y.Times"
 Ma Hillary non  ha telefonato a Mahamud Abbas per accusarlo di
compromettere le trattative di pace cosi’ come ha fatto con Netanyahu.

 Biden poi, durante la sua visita  ha ammonito unilateralmente solo
Israele ma non ha ammonito il leader palestinese Mahmoud Abbas, per la
sua ostinazione a voler sempre  glorificare e a considerare come eroi,
gli attentatori suicidi; ne’ gli ha chiesto spiegazioni sul perche’
nelle scuole e nelle moschee palestinesi, si continui a  fare opera di
indottrinamento all’odio e si incitino  i bambini a giocare per fare i
terroristi suicidi con tanto di armi e di cinture esplosive.

 La diplomazia sembra incrinarsi e si trascina paurosamente  troppo
per le lunghe. Purtroppo siamo arrivati  ad una situazione di stallo,
senza sostanziali progressi nell’arginare la minaccia iraniana come si
lamentano i funzionari israeliani.
Tanto piu’ che da Gaza si continua a lanciare missili Qassam contro
Israele che il giorno 12 marzo hanno raggiunto il kibbutz Ayin e il
Negev.

Piera Prister Bracaglia Morante


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT