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Richiesta di precisazioni 11/03/2010
Copia di lettera inviata al Corriere della Sera:
Gentile direttore,
 leggo sul  CORRIERE della SERA di oggi, 10/03/2010, a pag. 18, la breve dal titolo " Riparte la corsa al nucleare civile ".
 
La conclusione e': " Israele, che non ha mai aderito al Trattato di non proliferazione nucleare, e pare possedere almeno 200 testate atomiche.
 
Vorrei capire in base a cosa viene sparato questo numero di 200 testate nucleari. Da sempre si sussurra che Israele possa avere la Bomba atomica ma prove certe non ce ne sono, al contrario e' piu' probabile il prefetto contrario.
 
Qualsiasi nazione che possiede l'arma nucleare USA, RUSSIA, FRANCIA, GRAN BRETAGNA, CINA, INDIA, PAKISTAN E KOREA DEL NORD, hanno, per forza di cose, testato i loro ordigni ed ogni volta le esplosioni sono state registrate in tutto il mondo.
 
Far detonare una testata nucleare non e' proprio come far scoppiare un mortaretto il 31 dicembre e, di conseguenza, non puo' passare inosservato.
 
Non e' mai stata registrata nessuna detonazione nucleare fatta da Israele, per cui le voci e le illazioni che vedono lo stato ebraico potenza nucleare non dovrebbero essere usate come prove certe in un articolo pubblicato dal piu' importante quotidiano italiano.
 
Poi che le testate fossero addirittura 200 sembra il gioco dei numeri al superenalotto.
 
L'articolo continua raccontando che  nel settembre 2007 l'aeronautica israeliana ha distrutto, con un blitz aereo, quello che sembrava un reattore nucleare di tipo militare in costruzione nel deserto siriano".
 
La notizia, se ben ricordo, venne alla luce dopo diversi mesi. La Siria, sapendo che eventuali controlli avrebbe svelato che proprio di reattore nucleare di tipo militare si trattava, ebbe il buon senso di censurare la notizia, avrebbe avuto troppo da spiegare e poco di cui lamentarsi.
 
 
Inutile, a mio avviso, nascondersi dietro un dito, I piani della Siria e dell'Iran ( amici e fedeli alleati) verso Israele sono noti a tutti ed e' anche capibile, se si ha un minimo di onesta' morale, perche' Israele svolga azione di difesa preventiva verso queste che sono minacce che fanno freddare le vene nei polsi.
 
Poi, anche ammettendo per ipotesi che Israele davverro possegga l'arma atomica, bisogna riconoscere che non l'ha mai usata e che la deterrebbe unicamente a scopo difensivo, l'aggressivita' dei suoi vicini e' notevole e se vuole sopravvivere non puo' mai abbassare la guardia.
 
Al contrario, invece, sia Ahmedinejad che il suo proconsole in Libano Hassan Nasrallah sono anni che continuano a predicare la Jiiad per ripulire il medioriente dall'entita' sionista per cui e' semplice immaginare cosa potrebbe accadere nel momento in cui entrassero in possesso del "giocattolo".
 
Sarebbe giusto a mio avviso, quando si scrivono articoli di questo tipo, mettere in evidenza anche l'altro lato della medaglia l'informazione sarebbe piu' equa e qualitativamente migliore, chi ne godrebbe, in finale, sarebbero i lettori che in questo modo potrebbero farsi un'idea piu' giusta delle vicissitudini mediorientali.
 
Cordiali saluti
 
Michael Sfaradi
Scrittore e giornalista Free Lancer

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