Quando il mondo è attravesato da una guerra (e in buona sostanza in guerra stiamo pure ora) si rischiano sempre le prese di posizione unilaterali o eccessivamente semplificate. Certo, è vero che l'occidente deve difendersi (e la miglior difesa è l'attacco) dalle dittature più o meno islamizzate. Non vorrei però che questo portasse a trascurare anche una forma di doverosa critica interna e immanente alla democrazia occidentale moderna, critica che non ha nulla da spartire con il terzomondismo repellente proprio delle sinistre. Per esempio, sarà pur lecito dire che il mandato non imperativo e la mancanza di CORPI POLITICI INTERMEDI che abbiano una dignità istituzionale e sappiano mediare fra i desideri del cttadino e lo stato, costituiscono l'handicap fondamentale di questo tipo di democrazia (che peraltro non è l'unico). Mi sembra anzi più che urgente la problematizzazione del concetto di democrazia, se non si vuol perdere quel sovrappiù di forza partecipativa che potrebbe salvare l'occidente medesimo dall'invasione degli integralismi coranici. Per questo - assai più che esaltare l'occidente in modo aproblematico - servirebbe procedere ad una sua serrata crtitca interna.