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Ugo Volli
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La differenza fra estremisti e moderati? I primi uccidono, i secondi applaudono 09/03/2010

La differenza fra estremisti e moderati? I primi uccidono, i secondi applaudono


"Non vedi che to cercando di sembrare moderato?"

Cari amici, sapete qual è la differenza fra un moderato e un estremista?  Sarete d'accordo con me che è grande: il moderato crede nella risoluzione pacifica dei conflitti, si rende conto della relatività delle sue idee, aborre buttare il bimbo con l'acqua sporca, è prudente, accetta i compromessi, riconosce come legittimi gli interessi degli altri. Non si sporca le mani con la violenza, anche quando viene dal suo campo. L'estremista tutto il contrario. Non pretendo di aver dato una definizione, ma credo che ci siamo intesi. Bene, questo valeva per il passato. Oggi le cose funzionano in maniera diversa, almeno in alcuni campi centrali, come l'islamismo e il terzomondismo. Qual è infatti la differenza fra un islamico moderato e uno estremista? Che quest'ultimo spara e mette bombe e tira razzi, ammettendo di farlo. Il primo invece non ammette di farlo, ma approva chi lo fa, lo onora, lo ricorda, lo indica come esempio.

Per quanto riguarda i palestinesi, le prove sono innumerevoli. L'ultima è questa: dopodomani 11 marzo la "moderata" autorità palestinese, retta dai "moderati" Abu Mazen e Fayad, inaugurerà a Ramallah una piazza dedicata a Dalal Mughrabi, l'autrice del massacro di 37 civili fra cui parecchi bambini nel sequestro di un autobus israeliano sull'autostrada costiera giusto trentadue anni fa. All'assassina sono già stati dedicate scuole stadi, tornei sportivi, ora arriva questa piazza nonostante le proteste di Israele e degli americani. (http://barenakedislam.wordpress.com/2010/03/08/palestinian-authority-plans-to-name-public-square-after-terrorist-killer/) I "moderati" al governo dei palestinesi hanno dichiarato che è giusto ricordare le "attività militari" dei martiri: gli estremisti uccidono, i moderati applaudono.

Anzi, questa è la penultima prova: l'ultima è di ieri, quando il solito "moderato" presidente Abu Mazen ha promosso l'ex capo della famigerata Forza 17, Mahmoud Damara, al rango assai pomposo di "maggior generale". Il fatto è che Damara è ospite delle carceri israeliane per una serie di attentati fra cui questi: un attacco armato a Gerusalemme nel 2000 che uccise Esh Kodesh Gillmore di 25 anni; un attacco armato nel 2000 che uccise  Neve Tzuf  Sara Lisha, abitante a Neve Tzuf  e i soldati Amit Zana e Elad Levenstein; un attacco armato alla Tapuach Junction in Samaria che uccise Ariel Jeraffi, quarantenne; un attacco ramato sulla strada nazionale  443 che uccise Eli Cohen di Modiin; un attacco ramato vicino a Ofra nel dicembre 2000 che uccise Rabbi Binyamin and Talia Kahane e ferì tre dei suoi figli. Una bella serie di imprese militari, non trovate? Be', i killer ammazzano, i "moderati" li promuovono.

E fra i terzomondisti/comunisti? L'estremista insulta, sovverte, promuove la rivoluzione mondiale, espropria o imprigiona chi gli sta fra i piedi. Diciamo Castro o Chavez. O gli iraniani, naturalmente, che sono sia terzomondisti che islamisti. Il secondo procede in maniera più felpata, non usa direttamente il carcere, ma approva chi lo fa. Un nome? il presidente brasiliano Lula, che non solo è il migliore amico degli iraniani nel Sudamerica (dopo Chavez, naturalmente), ma ha appena deciso, come rivelano fonti bene informate, di trattare come un rifugiato politico Cesare Battisti, condannato da un tribunale italiano per quattro omicidi. Il fatto che le vittime fossero state ammazzate durante una rapina che doveva servire a finanziare un gruppo terrorista basta al "moderato" presidente del Brasile per sottrarre alla giustizia italiana l'assassino.
Ancora: i killer ammazzano, i "moderati" li proteggono, li aiutano, restituiscono loro l'"onore politico". L'importante è che se la prendano coi "nemici della pace", "del socialismo" o "dell'Islam". Che sono agli occhi di questi "moderati", quasi la stessa cosa. Del resto non è stato un "moderato" socialdemocratico nordico come il sindaco di Malmoe a dichiarare l'equivalenza di sionismo e antisemitismo, qualche settimana fa? E non sono stati i moderati deputati socialisti olandesi, l'anno scorso ancora al governo, a sfilare in un corteo islamista in cui (nel paese di Anna Frank), lo slogan principale era "ebrei ai forni"? Da moderati del genere la sola possibilità è guardarsi con cura le spalle.

Ugo Volli


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