Copia di e-mail inviata al Tg2
Egregio Direttore,
il compito dei TG dovrebbe essere quello di informare sui fatti che
avvengono, non quello di cercare delle particolarità, comunque sempre
presenti in un mondo composito come il nostro. Non sono queste che fanno la
storia.
Nell'edizione delle 20.30 di oggi, a seguito dei risultati delle elezioni
olandesi (del tutto previsti per altro dai sondaggi pre-elettorali), il TG2
ha voluto parlare di una musicista olandese che vive tranquillamente a
fianco degli islamici, e del capo di una comunità islamica, da oltre 20 anni
cittadino olandese perfettamente integrato nella società.
Due storie del tutto plausibili ma che non significano nulla nel giorno dei
risultati elettorali olandesi che sono frutto di vicende come quelle di Theo
Van Gogh e di Ayaan Hirsi Ali.
In un'Europa che si ritrova con due successive elezioni (in Svizzera prima,
ed ora in Olanda) che vanno verso una medesima direzione, e a fronte di
sondaggi che assicurano che i risultati sarebbero identici anche in molti
altri paesi, il TG2 dovrebbe piuttosto interrogarsi sul perché così pensa la
maggior parte della gente.
Queste sono le regole della democrazia; non serve a nulla bollare chi vince
le elezioni con parole di disprezzo (xenofobo), come avete fatto nel TG2.
Geert Wilders ha ottenuto questi risultati perché troppi, in Olanda e fuori,
hanno voluto demonizzare l'uomo che ha denunciato non gli immigrati in
quanto tali, ma in quanto pedine di un fondamentalismo che vuole usarli per
scardinare, con le regole della democrazia, quelle che sono le nostre
nazioni. Sono i fondamentalisti stessi che lo dichiarano quando dicono di
voler conquistare l'Europa, per vendicare la sconfitta delle crociate,
usando le regole della democrazia, per poi imporre la sharia.
Il fatto che un TG di una TV pubblica si ostini a nascondere questa realtà è
offensivo nei confronti degli ascoltatori. In realtà sono più onesti i
fondamentalisti stessi che, almeno, dicono quello che vogliono fare. I suoi
giornalisti, al contrario, lo nascondono.
Saluti
Emanuel Segre Amar