Copia di lettera inviata al direttore del Corriere della Sera
Egregio Direttore,
avendo letto in ritardo il Corriere di lunedì, solo adesso noto, e mi
permetto di segnalare alla Sua attenzione, quanto segue.
- Ammetto che possa essere comprensibile la volontà del Corriere di
presentare in modo bi-partisan le realtà complesse che si incontrano ogni
volta che si affronta il problema del Medio Oriente. Bisognerebbe però
presentarle tutte, a beneficio del lettore, altrimenti il giornale viene
meno alla sua funzione di informare in modo completo.
- Nel titolo si parla di ³Spianata delle Moschee², mentre solo nella cartina
a fianco, in piccolo, si indica il ³Monte del Tempio²: perché da nessuna
parte si spiega che è lo stesso luogo, sacro oggi per le due religioni? Ci
sarà anche stato un problema di spazio, tuttavia per la Tomba dei Patriarchi
si è trovato modo di scrivere, nel disegno, che è anche ³La Moschea di
Ibrahim².
A questo proposito si dovrebbe anche, un giorno, spiegare per bene come la
tradizione islamica, molti millenni dopo l¹ebraismo e molti secoli dopo il
cristianesimo, abbia voluto onorare anch¹essa Abramo (appunto Ibrahim), con
delle spiegazioni particolari, e di comodo, della figliolanza di Abramo:
Ismaele figlio della moglie, Isacco della schiava, ossia capovolgendo la
precedente narrazione biblica in modo da far apparire Ismaele, capostipite
degli islamici, come figlio legittimo e Isacco, capostipite degli ebrei,
come illegittimo.
- Sempre nel disegno si scrive, a proposito della Cupola della Roccia: ³il
luogo dal quale, secondo i musulmani, il profeta Maometto ascese in cielo².
Anche a questo proposito sarebbe opportuno che il Corriere, un giorno,
spiegasse ai suoi lettori che:
1) Gerusalemme non è mai nominata nel Corano.
2) Maometto ascese in cielo dalla moschea ³più lontana² dalla penisola
arabica; ma, in quel periodo, a Gerusalemme non vi era ancora alcuna
moschea.
E¹ quindi del tutto arbitraria, e in contrasto con le parole del Corano, la
teoria dell¹ascesa in cielo da Gerusalemme. Senza considerare che i
musulmani pregano rivolti alla Mecca, e quindi, quando si trovano in
determinati luoghi (come Hebron, ad esempio), con le spalle rivolte proprio
a Gerusalemme.
- Il titolo, ancora lui sotto accusa, parla di Custodia delle tombe, mentre,
più correttamente, l¹articolo scrive di ³restauro di 150 siti archeologici²;
è un concetto ben diverso. Il lettore del Corriere ha il diritto di sapere
che in Israele, contrariamente a quanto di solito avviene in tutti gli altri
paesi del Medio Oriente, i luoghi ritenuti sacri per le varie religioni sono
custoditi con la massima cura possibile, e messi a disposizione per tutte le
cerimonie religiose, spesso con difesa, da parte dell¹autorità israeliana,
dei diritti delle diverse correnti presenti nelle stesse singole religioni.
Tutto questo è dimenticato dall¹articolista.
- Perché Francesco Battistini mette tra virgolette le parole ³identità
ebraica²? Non credo che qualcuno possa eccepire sul fatto che i luoghi che
verranno restaurati siano tutti legati alla memoria storica del popolo
ebraico, e quindi alla sua identità. E non credo neppure che qualcuno possa
negare o mettere in discussione l¹esistenza di una reale e forte identità
ebraica che, attraverso i millenni, ha resistito a ogni persecuzione e a
ogni tentativo di annientamento.
- Credo infine che si dovrebbe smettere di ripetere che la ³passeggiata di
Sharon sulla Spianata delle Moschee² sia stata la provocazione che ha
scatenato l¹intifada. E¹ del tutto provato che la decisione di scatenare
l¹intifada era stata presa molto tempo prima, e che la visita di Sharon era
stata perfino concordata con l¹autorità religiosa islamica che ha la
responsabilità della Spianata. Il Corriere dovrebbe lasciare queste
storielle di pura propaganda ad altri quotidiani meno seri.
Spero di trovarla d¹accordo con me, e colgo l¹occasione per inviarle
cordiali saluti
lettera firmata