Quando il Sole24Ore si accoda al Financial Times 01/03/2010
Egregio Direttore, nell'edizione di ieri del quotidiano da lei diretto ho letto l'articolo a firma di David Gardner ripreso e tradotto dal Financial Times. Circa l'assassinio di Dubai, non credo che basti scrivere tra parentesi, in apertura del pezzo: "com'è praticamente certo", per nascondere che si sta arbitrariamente spacciando un’ipotesi – neanche tanto probabile, oltretutto – per un fatto “praticamente” certo. Operazione questa, per un giornale che si presume serio come il Sole 24 Ore, decisamente grave. Oltre a questo le vorrei chiedere perché, tra tanti articoli di grande interesse pubblicati nella stampa internazionale, proprio uno come questo è stato scelto. Manca infatti di qualsiasi analisi psicologica, necessaria quando ci si addentra in simili argomenti; inoltre mette insieme argomenti che non hanno alcun rapporto: che cosa c’entra parlare della guerra del Libano quando si elencano gli errori del Mossad? Si direbbe che il mettere insieme i due argomenti serva solo per rivendicare una presunta superiorità dell’intelligence di Hezbollah! Questo articolo non è altro che una superficiale denigrazione di quanto fa Israele sotto tutti i diversi governi. E' questa la linea del suo giornale? Da una testata come quella da lei diretta sarebbe lecito aspettarsi ben altra qualità. Non crede? Distinti saluti Emanuel Segre Amar