La sposa gentile Lia Levi
Edizioni e/o Euro 18
La saga di una famiglia piemontese tra Cuneo e Saluzzo dall’inizio del Novecento, l’incontro fra Amos, giovane banchiere ebreo e Teresa, ragazza contadina e cristiana con “le chiome gonfie di vita” e di un “castano” che “può farsi corpo”. Passione profonda che mette in crisi il progetto di famiglia patriarcale e che si consolida in vita, nonostante l’ostracismo della comunità ebraica.
E’ un libro sull’amore che dà e non chiede “La sposa gentile”, vicenda personale e familiare che si snoda nei primi decenni del “secolo breve”, fino alle leggi razziali del 1938, con sullo sfondo l’età giolittiana, i primi fermenti femministi per il voto alle donne, l’avvento del fascismo che soffoca gli ardori socialisti, il buio del ventennio, l’alleanza con Hitler. Forse il romanzo più poetico fra i tanti pluripremiati di Lia Levi. Centrale la scelta di Teresa che, per amore del marito, vuole diventare anch’essa ebrea. Una donna che si apre a ciò che non conosce, ma che non rinuncia mai a se stessa, prova generale d’integrazione e di originalità, di anticonformismo e di umanità.
Silvana Mazzocchi
R2 Cult La Repubblica