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Vittorio Zucconi, un odiatore con i guanti 27/02/2010
Da: Segre Fast Web
Data: Fri, 26 Feb 2010 22:20:46 +0100
A: "rubrica.lettere@repubblica.it" <rubrica.lettere@repubblica.it>
Conversazione: Per Vittorio Zucconi cc Ezio Mauro
Oggetto: Per Vittorio Zucconi cc Ezio Mauro

Dopo aver letto il suo articolo pubblicato su Repubblica di oggi, mi sono
chiesto se il compito di un giornale sia quello di diffondere notizie o di
pubblicare romanzi (polizieschi, nel caso in questione).
Mi spiego meglio: lei scrive infatti, in apertura del suo pezzo: "A portare
a termine l´omicidio è stato un commando dei servizi segreti israeliani". Un
giornale serio dovrebbe riportare le notizie come quella di Dubai con almeno
il condizionale dubitativo. Posso chiederle che cosa le ha dato la certezza
assoluta  che traspare dalle sue parole² Il verbum arabicum va, secondo
lei, creduto sempre ciecamente?
Nell'articolo trovo riportati tanti fatti strani che, me lo lasci dire,
difficilmente un¹organizzazione come il Mossad si sarebbe concessi. "Almeno
25 persone", come scrive lei, per uccidere un uomo? Non le pare
un'esagerazione?
Immagino che lei abbia dei buoni informatori nella polizia di Dubai:
suggerisca loro di indagare bene tra i dipendenti dell'albergo, nessuno dei
quali al momento risulta implicato nell'affaire: non le pare infatti
strano che i due sposini del Mossad alloggiassero nella stanza 237, proprio
"di fronte a lui", per riprendere le sue parole? Come avranno fatto gli
uomini del Mossad ad alloggiare proprio nella stanza di fronte?
Ritornando sulla questione della correttezza delle notizie che un giornale
deve riportare, osservo che manca, nel suo romanzo poliziesco (a questo
punto non posso più chiamarlo reportage) la notizia che due uomini del
Mossad sono partiti in nave verso l'Iran. Lei scrive: "si sono tutti
dissolti, decollati verso Hong Kong, Londra, Francoforte e molti verso il
Sudafrica, la nazione africana che più di ogni altra ha una lunga storia di
collaborazione e di complicità con Israele"; come mai ha trascurato questa
ulteriore meta non secondaria? Ed io mi chiedo: come potranno, una volta
arrivati a destinazione, sfuggire alla efficiente polizia di Ahmadinejad?
Hamas, l'organizzazione di Al Mabhouh, non è infatti legata all'Iran? Mi
viene il dubbio (lei non è neanche sfiorato da un simile dubbio?) che, se
davvero due assassini si sono imbarcati per l'Iran, magari il nostro
generale, oggi morto, possa avere fatto qualche sgarbo proprio ai suoi
fornitori di armi.
Chiudo questa mia, dopo aver tralasciato tante altre osservazioni,
riprendendo queste sue parole: Al Mabhouh "aveva osato non soltanto sfidare
la collera di David, ma vantarsene pubblicamente sulle emittenti arabe": non
ho mai dubitato che lei fosse dalla parte di Golia, ma vorrei sapere come
mai su Golia lei non ha mai niente da ridire.
Saluti
Emanuel Segre Amar

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