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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Prevenire la 3a guerra mondiale 25/02/2010
Buongiorno, ho letto vari articoli riguardanti un presunto golpe per difendere la laicità dello Stato in Turchia su informazionecorretta.com.
 Qui appare un tema perfetto per far dibattere filosofi, illuministi, intellectuals-chic da studio-tv, ecc, fino alla fine del tempo.
 Ammettiamo, per ipotesi, che in un sistema democratico qualsiasi europeo, Italia compresa, un bel giorno i naturalizzati residenti cittadini di fede islamica, cresciuti di numero fino a superare gli autoctoni ormai bene adattati al liberalismo e alla democrazia, riescano, attraverso un libero voto democratico, a conquistare il potere, quindi trasformando legalmente quella che prima era una democrazia liberale in una tirannìa fondamentalista-religiosa assoluta e assolutistica.
  Dunque: sarebbe lecito, a questo punto, non solo un colpo di stato, ma anche una ribellione e una lotta contro i dittatori  che sarebbe necessariamente dura, partigiana e cruenta per rovesciare il regime tirannico-religioso istituito tuttavia attraverso un voto democratico ed imporre, una volta vinta la guerra, nuovamente la democrazia e il liberalismo nel paese, senza attendere che ciò avvenga spontaneamente aspettando, magari, tremila anni?
 O il ribellarsi in questo caso alla scelta democratica dei cittadini, che si trasforma poi in dittatura teocratica, sarebbe un'azione a sua volta antidemocratica?
 
 (addendum: qualche trinariciuto difensore del laicismo a senso unico senza correre il rischio fisico personale, tipico nostrano, sarebbe costretto ad accettare il voto popolare democratico che impone la sharia e la religione obbligatoria pena il carcere e anche la pena di morte, e sarebbe a sua volta costretto alla conversione, e addio pubblicazioni da facile visibilità antireligiosa, o sarebbe invece obbligato ad appoggiare per logica coerenza i generali golpisti che riporterebbero la laicità nello Stato?)
 
Ai posteri l'ardua sentenza, forse. 
 felice giornata,
 Francesco Martin
 
Concordiamo al 100%, per questo crediamo che sia importante prevenire, per non trovarci fra pochi decenni coinvolti in una guerra mondiale. Ha presente l'arrivo di Hitler al potere, nella Germania degli anni '30 ? Anche allora le democrazie credettero che il dialogo fosse la soluzione per salvare la pace. La storia si ripete, oggi Hitler si chiama fondamentalismo islamico.
un saluto cordiale,
IC redazione
 
 
 
 

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