------Messaggio inoltrato
Da: Segre Fast Web>
Data: Tue, 23 Feb 2010 12:59:39 +0100
A: "lettere@corriere.it" <lettere@corriere.it>
Conversazione: Per Luigi Offeddu - cc al Direttore De Bortoli
Oggetto: Per Luigi Offeddu - cc al Direttore De Bortoli

Buongiorno.
Anche lei cade nel comune errore di tanti scrivendo oggi:
"... mentre Hamas chiedeva alla Ue di inserire Tel Aviv nella lista degli
Stati complici del terrorismo".
In una lettera della settimana scorsa spiegai al suo cortese Direttore che,
se proprio non si vuole nominare Gerusalemme, non riconosciuta capitale
dallo Stato italiano, si deve per lo meno scrivere Stato di Israele; che ne
direbbe lei se qualcuno scrivesse di inserire Milano in una determinata
lista, pensando all'Italia? Aggiungevo inoltre che parlare di Tel Aviv come
capitale dello Stato di Israele induce molti in gravi errori (addirittura il
capo ufficio stampa di Rosa Russo Iervolino, con una delegazione ufficiale,
cercava di visitare la sede del governo "quella di Tel Aviv").
Il suo Direttore, in una cortese lettera di risposta, mi ha dato ragione,
scusandosi anche a nome del suo collega, incappato nello stesso errore.
Le sarei grato se anche lei vorrà porre attenzione a questo problema, non
minore tra i tanti di difficile soluzione posti dalla situazione del MO.
Distinti saluti

Emanuel Segre Amar

Ecco la risposta di Luigi Offeddu:

Gentile Signor Segre Amar, La ringrazio del suo messaggio, che ho ricevuto
per conoscenza.
Lei ha ragione quando dice che si poteva benissimo usare l'espressione
"Stato di Israele", Ma qui c'è una spiegazione molto più semplice, di natura
prettamente giornalistica: la necessità di evitare ripetizioni a catena, di
trovare perciò qualche sinonimo, in un articolo dove il nome "Israele"
ricorreva già di frequente nelle righe precedenti. Tutto qui, terrò comunque
conto delle Sue osservazioni per le occasioni future.
Grazie ancora e cordiali saluti
Luigi Offeddu