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La Stampa Rassegna Stampa
22.02.2010 Chi ha ucciso il terrorista di Hamas?
Mossad o palestinesi, ha importanza?

Testata: La Stampa
Data: 22 febbraio 2010
Pagina: 14
Autore: La redazione della Stampa
Titolo: «L’assassinio di Dubai fu autorizzato da Netanyahu»

Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 22/02/2010, a pag. 14, l'articolo dal titolo "L’assassinio di Dubai fu autorizzato da Netanyahu ".

La morte del terrorista di Hamas a Dubai e la presunta responsabilità del Mossad continuano a essere presenti nelle pagine dei quotidiani italiani, che hanno preso per buona la ricostruzione del Sunday Times (Mossad colpevole, col beneplacito di Netanyahu).
La vicenda ci interessa fino a un certo punto. Se è stato il Mossad, complimenti, se è stata una faida interna alle diverse fazioni palestinesi, idem. Ecco il pezzo:


Sunday Times, Mahmoud al-Mabhouh

Un assassinio programmato nei minimi particolari dal Mossad, approvato dal primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e condotto utilizzando passaporti di cittadini britannici copiati all’aeroporto di Tel Aviv: i domenicali Sunday Times e Sunday Telegraph gettano luce sulla morte di Mahmoud al-Mabhouh a Dubai. Il premier si sarebbe recato agli inizi di gennaio al quartier generale del Mossad. Meir Dagan, il capo dei servizi, l’avrebbe accompagnato in una stanza in cui si trovavano alcuni membri del commando assassino. Lì Netanyahu avrebbe appreso la dinamica dell’operazione - che a detta di Dagan era già stata simulata in un albergo di Tel Aviv - e avrebbe detto agli agenti: «Il popolo di Israele conta su di voi. Buona fortuna!».
Secondo la ricostruzione, che cita fonti interne allo stesso Mossad, la missione non era considerata rischiosa. Secondo una fonte israeliana, il commando non si aspettava di essere riconosciuto. «Sapevano che nell’albergo di Dubai c’erano telecamere a circuito chiuso, ma sono rimasti stupiti dall’abilità della polizia di Dubai di ricostruire e assemblare tutte le immagini», ha detto. Gli agenti erano arrivati da Parigi, Francoforte, Roma e Zurigo e poche ore dopo l’assassinio sono ripartiti alla volta di Paesi diversi, tra cui Hong Kong e il Sudafrica. Secondo il Sunday Telegraph, i passaporti utilizzati da sei di loro sarebbero stati copiati segretamente da funzionari dell’immigrazione all’aeroporto di Tel Aviv. Ma il capo della polizia dell’emirato, citato dal quotidiano ufficiale al-Bayab, ritiene che gli agenti abbiano usato passaporti diplomatici.

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