Noi europei, e gli occidentali in genere, abbiamo certe volte una sorta di complesso di superiorità che ci fa sentire superiori alle altre culture. tutto sommato esistono ragioni reali per provare se non un'idea di superiorità almeno un senso di orgoglio. i diritti umani, la democrazia, la libertà, sono tutti valori che difficilmente possono essere staccati dall'idea di occidente. il problema è che perdiamo credibilità nella difesa di questi valori perchè li applichiamo, o tentiamo di applicarli, secondo il principio dei due pesi e delle due misure. siamo accondiscendenti con gli amici e severi con i nemici. non fosse per questa ipocrisia di fondo probabilmente i nostri ideali avrebbero un appeal molto maggiore tra i popoli. un esempio lo abbiamo con l'iran. il mondo intero, o meglio l'occidente, per bocca dei suoi leaders, non fa che deprecare il gravissimo problema dei diritti umani calpestati in iran, tutto vero e tutto giusto, non fosse che lo stesso occidente poi non muove un dito o peggio appoggia altri tiranni che fanno lo stesso, purchè quei tiranni gli facciano comodo. in egitto mubarak ha perseguitato e ucciso costantemente gli oppositori. il suo regime è tirannico e antidemocratico, ma nessuno ne parla e a nessuno da fastidio. anzi, l'idea che questo regime crolli è vista come una sciagura, e il motivo è solo che l'egitto ha scelto di essere alleato dell'occidente. chiunque si allei con noi può compiere i suoi crimini tranquillamente, sarà compreso e al limite aiutato, come è avvenuto con l'iraq di saddam, dittatore ferocissimo e sanguinario, che sterminava il proprio popolo e quelli vicini con armi e aiuti che venivano dritti dritti dagli usa, fino a quando anzichè attaccare i nemici degli usa ha attaccato uno stato amico e allora l'america ha deciso di intervenire. cosa c'è di morale in tutto questo? non sarebbe meglio evitare queste ipocrisie umanitarie e parlare solo dei nostri interessi strategici, dei nosti amici e dei nostri nemici, senza tirare in ballo la Giustizia e la Libertà?
via e-mail
Scusi, ma lei in quale mondo vive ? non capiamo il suo ragionamento, parte da una giusta premessa per finire poi con la solita critica all'America. E' vero che l'Egitto di Mubarak è quello che lei descrive, ma provi ad immaginarsene uno guidato dai Fratelli Musulmani ! Il mondo è pieno di tirannie, lo è sempre stato, ma desso le tirannie, sempre più potenti, minacciano il mondo democratico, e lei cosa propone ? niente. Ci sembra poco.
Cordiali saluti,
IC redazione