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Informazione Corretta Rassegna Stampa
16.02.2010 Il Palestinian Media Watch al Parlamento Italiano
Cronaca di Costantino Pistilli

Testata: Informazione Corretta
Data: 16 febbraio 2010
Pagina: 1
Autore: Costantino Pistilli
Titolo: «Il Palestinian Media Watch al Parlamento Italiano»


Itamar Marcus, presidente del Centro israeliano  Palestinian Media Watch

Quello che il premier palestinese dice in inglese alla comunità internazionale non lo ripete, in arabo, al proprio popolo.  Lo ha dimostrato Itamar Marcus presidente del Centro israeliano  Palestinian Media Watch al seminario "Ideologia e indottrinamento nei media e nei testi scolastici palestinesi"   Marcus dal 1996 monitora e analizza testi scolastici, programmi tv, documentari, cartoons, giornali: in Palestina intere generazioni sono educate all’odio e alla violenza contro l’ebreo, singolo e collettivo, cioè, Israele.


 l’on. Fiamma Nirenstein (pdl)  ha organizzato il seminario, con la collaborazione dall’Associazione Parlamentare di Amicizia Italia-Israele.

Itamar Marcus lancia un messaggio chiaro: controllare come si usano i soldi dati alle istituzioni palestinesi. Perché, al contrario di quanto si pensa in Occidente, non esiste una parte più moderata, non c’è un Fatah migliore di Hamas: entrambe incensano martiri e martirio. Abu Mazen crede nel terrorismo  e sponsorizza modelli a cui ispirarsi. Ad assassini come Mughrabi Dalal (ha ucciso 37 passeggeri di un bus nel 1978, tra cui dieci bambini ) vengono dedicate piazze, scuole, campi estivi, tornei di calcio o sale computer, tutto pagato dal Ministero della gioventù o da altre istituzioni palestinesi. Ma ai“combattenti” serve  un nemico da sconfiggere. Perciò prima si demonizza l’ebreo, lo si spoglia di umanità (occupa, ruba, uccide, beve sangue umano, diffonde droga e aids in Palestina) poi si plasmano assassini nuovi con lo stampo di quelli vecchi e infine si mostra la ricompensa, cioè il paradiso .Infatti il 68.6%dei palestinesi è favorevole alla legge coranica (Shari'a) e crede nella shahada, il martirio. Anche lo statuto di Hamas lo dimostra: “La parola Allah è scritta 105 volte rispetto allo zero volte dello statuto dell’OLP” chiarisce la correlatrice del PMW Nan Jacques Zilberdik.

Ecco come l' odio viene amministrato:

Non riconoscimento d’Israele

Israele non ha il diritto di esistere, perché non è mai esistito. Un documentario tv ( mandato in onda una volta al mese) mostra città notoriamente israeliane, come Tel Aviv, presentate  come città palestinesi. Anche sulle carte geografiche dei testi scolastici, sui siti internet dell’ANP, Israele non esiste. Se  poi qualche storico palestinese insegna che non ci sono tracce nell’antichità dell’esistenza della cultura ebraica, il gioco è fatto. Basta, magari, aggiungere un  po’ di negazionismo e spiegare che l’Olocausto, se mai è esistito, è stato un mezzo usato dagli ebrei per selezionare i migliori della propria razza. Così, anche su semplici cruciverba, si indica lo "Yad Vashem" come “un  luogo di bugie”.

L’incitamento all’odio

“Israele diffonde AIDS e droga nei territori per  avvelenare e uccidere i giovani palestinesi”, dice dalla tv di Fatah Tayseer Tamim, massima autorità religiosa palestinese legata all'Anp. Ma non basta cambiare canale per sentire messaggi diversi. Altrove si vedono cartoons  dove “quei sanguinari degli ebrei” distruggono lentamente con l’acido la moschea di Al Aqsa. Show di marionette ,sulla Tv di Hamas,  dove gli eroi dei bambini vengono uccisi dai soldati israeliani; un destino comune per Tarabisho il pulcino parlante , Farfur il Mickey Mouse di Hamas, Nahool, l'Ape Maya di Hamas, Nassur, l’orso, sottoposto a  un ‘intervento in diretta per salvarlo,ma  inutilmente.

Sostegno al terrorismo islamico

Il sostegno al martirio arriva dalla tv attraverso la voce di membri di Fatath e capi religiosi. Martirio è uguale a resistenza e quindi libertà . “Quando si parla di  paradiso viene da ridere”dice Marcus  ma è lo specchio ideale per  molte allodole. Così  sulla tv ufficiale del ANP , capi religiosi e funzionari governativi glorificano e autorizzano al martrio mentre le madri  augurano  shahada ai propri figli . Su video musicali si mostra “la ricompensa dei cieli” e alla tv dei ragazzi ci sono bambini, anche molto piccoli, che dichiarano con ingenuo orgoglio di preferire la morte alla vita. Non c’è da stupirsi ,quindi, se a Gaza  si festeggiava per  il massacro degli otto ragazzi della Yeshiva Merkaz Harav del marzo scorso. Non dimentichiamo che Hamas  usava  innocenti come scudi umani durante l’operazione Piombo Fuso . Tutto questo è scritto nello Statuto di Hamas  e   nel materiale usato nelle scuole, dalla (moderata) Autorità Nazionale Palestinese.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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