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Ugo Volli
Cartoline
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In quale paese la tortura è un fatto normale ? 14/02/2010

Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

" In quale paese la tortura è un fatto normale ? "

Arabia Saudita

Oggi, se non vi spiace, invece della solita predica vi sottopongo un piccolo quiz. Eccolo.
Nel passato recente c'è stato un esercito in lotta con gruppi di ribelli islamici, il quale ha applicato torture ai suoi prigionieri, documentate da immagini inequivocabili.
A che stato appartiene questo esercito? 
Avete 10 secondi per scegliere.
Che risposta avete dato? L'America ad Abu Graib? Certo, l'episodio c'è stato e ha fatto scalpore e prodotto processi. Ma è passato molto tempo. L'Italia in Somalia? Eh già, ma il tempo è ancora più lontano. Israele? No, nonostante le calunnie palestinesi Israele non tortura i suoi prigionieri.
E allora? Vi arrendete?
Be', la risposta è l'Arabia Saudita coi ribelli sciti yemeniti appoggiati dall'Iran. Almeno, questa è una delle risposte, quella dove la tortura è palese e documentata.
Non ve l'aveva detto nessuno?  In effetti se n'è parlato poco, ma c'è una terribile guerra da quelle parti con migliaia di morti e 200 mila rifugiati (di cui, guardate un po', l'Onu non si occupa affatto).
Forse perché è una guerra interaraba, con lo zampino dell'Iran, beninteso, e Israele non c'entra.
Fatto sta che in rete circola un video delle truppe saudite che frustano violentemente i prigionieri, forse civili, forse terroristi. E' arrivato anche in Italia, su una pagina del sito del "Corriere". Guardate qui, se avete lo stomaco: http://www.corriere.it/esteri/10_febbraio_13/sauditi-torturano-ribelli_b9b7f8ae-18a7-11df-adbd-00144f02aabe.shtml .
E però nessun  prelato è intervenuto a condannare la violazione dei diritti umani dei poveracci frustati, non ci sono state dichiarazioni delle Ong, manifestazioni di piazza, condanne all'Onu, denunce alla corte internazionale dell'Aia.
Come mai?
Perché l'opinione pubblica occidentale è disposta ad accettare tutto dal mondo arabo, perché poverini sono vittime; e niente da chi la difende.
Se in Egitto, in Turchia, in Iraq bruciano le chiese e ammazzano i cristiani, si dà la notizia e il giorno dopo si dimentica.
Se gli svizzeri votano la proibizione di erigere quel simbolo del potere islamico che sono i minareti, li si inonda di filippiche laiche democratiche e antifasciste. Se quattro soldati deficienti si divertono a fotografarsi mentre maltrattano i detenuti di un carcere irakeno e poi sono processati e condannati, lo scandalo è mondiale.
Se i sauditi che in fondo sono alleati dell'America, frustano i prigionieri e difendono la legittimità islamica dell'azione, se ne parla pochissimo.
Delle forche iraniane non si parla quasi, delle decine di omicidi palestinesi di "collaborazionisti" si tace decisamente.
Questa è l'opinione pubblica occidentale, o meglio la sua informazione. Fate voi quanto corretta

Ugo Volli   


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