Riportiamo dal sito internet del CORRIERE della SERA l'articolo dal titolo "La guerra di Gaza che non avete mai visto ".
Non ci stupisce che il 'documentario' di propaganda anti israeliana sarà trasmesso su Current Tv, un canale di proprietà di Al Gore, il catastrofista del global warming, nè che a girarlo sia Anna Maria Selini, nota ai lettori di IC per alcuni articoli ospitati dall'Unità (cliccare in Home Page su 'cerca nel sito' per avere informazioni su Selini).
Non è però possibile comprendere per quale motivo il sito del più prestigioso quotidiano italiano pubblicizzi con tanta enfasi questa spazzatura, diffondendo le menzogne della Ong "Breaking the silence" sull'operazione Piombo Fuso.
L'articolo, non firmato, si conclude con queste parole : "Un complesso e delicato lavoro in immagini che si sofferma e analizza i diritti negati all’infanzia e il diritto negato all’informazione. A Gaza la libertà di movimento, il diritto all'istruzione, alla sanità e all'infanzia sono (...) speranze di carta appese ad un filo sempre più sottile ". I cittadini di Gaza vivono in queste condizioni grazie ad Hamas. Anna Maria Selini e i suoi amici odiatori di Israele non ricordano le norme applicate da Hamas nella Striscia? Alcune impediscono proprio il movimento, come quella che vieta alle donne di andare in motorino, o di ridere in pubblico. In ogni caso, se la popolazione è povera, viene da chiedersi che fine abbiano fatto i 4 miliardi e mezzo di $ stanziati dalla conferenza del Cairo per la ricostruzione di Gaza.
All'articolo, poi, mancano i dovuti richiami al terrorismo di Hamas, ai suoi razzi lanciati contro la popolazione israeliana e al suo utilizzo di civili come scudi umani durante la guerra. Ma non ci aspettavamo niente di diverso da un servizio firmato da Anna Maria Selini, professionista della disinformazione su Israele.
Invitiamo i lettori a scrivere al direttore del CORRIERE della SERA, Ferruccio de Bortoli per protestare per la deriva antisemita del sito internet del suo quotidiano. Ecco l'articolo:

Current TV
MILANO - Tremila aquiloni nel cielo per ricordare le vittime dell'offensiva israeliana legata all'operazione «piombo fuso», che ha causato 1.400 vittime palestinesi in 22 giorni. Un quarto dei morti era rappresentato da bambini. Tra i caduti, anche 13 israeliani. Anna Maria Selini era sulla spiaggia di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, al confine con il valico israeliano. E ha filmato questo messaggio senza precedenti, assieme a scene di vita quotidiana in una regione dilaniata dagli attacchi dell'esercito israeliano e sotto stretto isolamento ormai dal giugno del 2007. Il suo video-racconto andrà in onda martedì sera in due reportage («Gli aquiloni di Gaza» e «Gaza: guerra all'informazione») alle 21.10 su Current Tv (canale 130 di Sky)
OFF LIMITS AI GIORNALISTI - La trasmissione rientra nell'ambito di uno speciale in quattro puntate, il Vanguard Human Rights, su controversi casi di violazione dei diritti umani. Propone immagini e testimonianze uniche raccolte, a più riprese, subito dopo la fine delle manovre di «Piombo Fuso», ultima campagna militare delle Forze armate israeliane nella Striscia di Gaza, i cui confini sono sotto stretta sorveglianza dall'estate 2007. Da allora per i giornalisti stranieri e israeliani è stato impossibile accedere ai territori per raccontare in prima persona quanto stesse avvenendo. Gli unici a poter raccontare la guerra, mentre i palazzi dei media venivano bombardato, sono stati i cameramen e i reporter palestinesi, gli stessi che hanno rilanciato le immagini dell'operazione «Piombo fuso» al resto delle televisioni del mondo. Anna Maria Selini ha parlato con i suoi colleghi palestinesi e anche con Yehuda Shaul, fondatore di «Breaking the silence», l'associazione che riunisce i soldati israeliani che hanno confessato crimini di guerra.
AQUILONI E SPERANZA - Sono questi i temi di fondo della puntata ideata e prodotta da Davide Scalenghe che conduce da studio. Grazie al lavoro di Anna Maria Selini, le telecamere di Current sono arrivate in quelle zone di Gaza dove il governo di Gerusalemme ha imposto il divieto d’entrata. Un complesso e delicato lavoro in immagini che si sofferma e analizza i diritti negati all’infanzia e il diritto negato all’informazione. A Gaza la libertà di movimento, il diritto all'istruzione, alla sanità e all'infanzia sono come gli aquiloni liberati nel cielo, il 31 luglio 2009 da tremila bambini della Striscia: speranze di carta appese ad un filo sempre più sottile.
Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, cliccare sull'e-mail sottostante