|
|
||
Yemen: Shaaria Connection di Mordechai Kedar, (traduzione e adattamento di Antonella Donzelli e Avi Kretzo)
Alcuni giorni fa l’aviazione di Ryad ha bombardato postazioni di ribelli yemeniti nella zona di Sa’ada, dopo che questi avevano colpito territori sauditi con cannoni forniti dall’Iran e rapito alcuni loro soldati. Non c’è dubbio che siano di fronte ad un aggravarsi della crisi interna dello Yemen, fomentata dall’Iran. Dall’altra parte l’Arabia Saudita sta mobilitando il suo esercito per eliminare la metastasi iraniana cresciuta lungo il suo confine sud occidentale. Alla radice di questa crisi c’è un conflitto tra il governo yemenita e un gruppo di ribelli (yemeniti) sciiti, ma la lotta si sta propagando perché l’Iran cerca di estendere la sua egemonia anche allo Yemen (oltre che al Libano e alla Striscia di Gaza, n.d.t.), mentre l’Arabia Saudita tenta di arginarne l’espansione, questa volta impiegando l’esercito regolare. Come si sa, infatti, anche in altre aree l’Iran e l’Arabia Saudita, rivali tra loro, si servono d’organizzazioni locali per farsi la guerra: in Libano l’Arabia Saudita sostiene la coalizione del presidente Hariri contro Hesbollah, il braccio armato dell’Iran, mentre in Iraq l’Esercito del Mahadi (gruppi armati sciiti, n.d.t.) sostenuto dagli iraniani, combatte contro le milizie sunnite appoggiate e finanziate dai Sauditi. Questi coinvolgimenti esterni dell’Iran e dell’Arabia Saudita alimentano un inarrestabile versamento di sangue altrui, che non li turba più di tanto, in quanto non vi sono coinvolti direttamente, se non come burattinai e finanziatori. Così, la lotta storica tra l‘islam sunnita, rappresentato dall’Arabia Saudita, e quello sciita, dominante in Iran, prosegue con tutta la sua violenza mietendo vittime da entrambe le parti. La guerra per il califfato, iniziata 1350 anni fa, continua a martoriare quest’area già afflitta da conflitti tribali e antichi mali, come il fondamentalismo e il radicalismo, che oggi si propagano con armi moderne. Il fatto curioso è che Arabia Saudita e Iran sono gli unici due Paesi al mondo nei quali la Shaaria islamica viene applicata ufficialmente e rigidamente. Davvero una coincidenza strana… Mordechai Kedar è lettore di arabo e islam all' Università di Bar Ilan a Tel Aviv. Nella stessa università è direttore del Centro Sudi (in formazione) su Medio Oriente e Islam. E' studioso di ideologia, politica e movimenti islamici dei paesi arabi, Siria in particolare, e analista dei media arabi. |
Condividi sui social network: |
|
Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui |