Caro il mio takinut, neanche a Auschwitz c'erano muri ma, con più efficacia e
minor spesa, filo spinato, non so se elettrificato. Quando poi il muro a
Betlemme e Gerusalemme, barriera altrove, è invalicabile per chi è chiuso
dentro ma non per quelli fuori, allora si tratta del muro di una prigione o,
se preferisci, di una riserva per indigeni in via di ridimensionamento. Quanto
alla Stampa, a una lettera di una lettrice contraria al muro, ha risposto con
tre lettere a favore. Poche, bisogna avvertire il buon Calabresi che la
risposta deve essere sproporzionata. Quindi almeno 100 lettere in lode del
muro, pardon barriera. S.Comis, Pordenone
Caro il nostro anonimo, ha ragione, vede come funziona bene la lobby ebraica !
IC redazione