Tra le parole da lei scritte oggi, due concetti desidero qui sottolineare. - "le continue pressioni americane hanno ottenuto, in quasi un anno, soltanto il consenso di Netanyahu (oer ora puramente verbale) alla formula dei due Stati". Pensa forse che spetti al Primo ministro israeliano fondare praticamente, e non verbalmente, lo Stato di Palestina? Mi spieghi perché non la capisco. A Gaza che cosa hanno fatto i leaders locali dopo che Israele ha ritirato tutti i suoi concittadini, rendendola terra libera dagli ebrei (concetto che andrebbe bene analizzato)? Un loro Stato davvero non mi sembra, e questo perché non è davvero questo che interessa loro. - "Israele paese leader per la libertà e per la pace": frase pronunciata da Berlusconi ma falsa per lei e inaccettabile per i palestinesi (sic). Capisco l'odio suo per Berlusconi (affare suo, che non mi interessa), conosco l'odio suo per Israele (ancora affare suo, che mi interessa solo in parte, solo per quello che la porta a scrivere), ma ora voglio farle presente un'idea che mi sorge immediata. Tra gli ebrei italiani so che molti leggono Repubblica. E so che molti politicamente non stanno con Berlusconi. Ma so anche che la maggior parte di loro SA CHE ISRAELE E' UN PAESE LEADER PER LA LIBERTA' E PER LA PACE (voluta fortissimamente da tutti i cittadini, a differenza di quel che succede tra i palestinesi). Sarei proprio contento se un buon numero di codesti lettori di Repubblica decidesse di cambiare testata. E magari, dopo un po', anche tendenza politica. Sarebbe il miglior risultato che le sue parole avranno sortito. Emanuel Segre Amar