Dalla STAMPA di oggi, 30/01/2010, a pag. 14, con il titolo " Comandante di Hamas ucciso a Dubai con le scosse elettriche " l'articolo di Aldo Baquis. Che a Gaza si gridi contro Israele è comprensibile, la scomparsa di un pericoloso criminale dispiace solo ai suoi sodali. Chi ne sia reponsabile è un altro discorso. Non la pensa così REPUBBLICA, che sposa immediatamente la tesi di Hamas, titolando " Il Mossad colpisce a Dubai, assassinato un leader di Hamas ", dove Mahmud al-Mabhouh, specializzato in crimini & massacri, diventa " leader", e chi l'ha eliminato è sicuramente il Mossad.
Ecco l'articolo
Mahmud al-Mabhouh, detto "il rauco"
Scandendo furiosi slogan di vendetta contro Israele, migliaia di palestinesi hanno partecipato ieri a Damasco ai funerali di Mahmud al-Mabhouh, 50 anni, uno dei fondatori del braccio armato di Hamas (Brigate Ezzedin al-Qassam) morto il 20 gennaio in circostanze misteriose in una lussuosa suite del Rotana Hotel di Dubai.
Hamas ha atteso oltre una settimana per annunciare al mondo la morte del suo dirigente militare nella speranza che nel frattempo le autorità degli Emirati Arabi Uniti riuscissero a ricostruire l'accaduto e a catturare gli eventuali responsabili. Ieri la polizia di Dubai ha sostenuto che il delitto è stato compiuto da professionisti dileguatisi con passaporti europei, e ha chiesto l'assistenza dell'Interpol.
Gaza aveva appreso della morte di Mabhouh («il rauco», in arabo) già una settimana fa. Da principio si era parlato di cause naturali: di un infarto e anche di problemi alla spina dorsale. Sei mesi fa Mabhouh era stato inoltre avvelenato a Beirut e per 36 ore era rimasto privo di conoscenza. Ieri si è appreso invece che l'uomo - uno dei protagonisti della prima intifada palestinese contro Israele, responsabile del rapimento e della uccisione di due soldati israeliani alla fine degli anni Ottanta - è morto per soffocamento, dopo essere stato seviziato con cavi elettrici.
Hamas accusa Israele. Esperti in Israele collegano la morte di Mabhouh con la sua efficiente attività di trasferimento di quantità di armi sofisticate dall'Iran, via Sudan fino alla striscia di Gaza. Era giunto a Dubai il 18 gennaio e progettava di proseguire per l'Iran. Al suo ingresso aveva esibito documenti falsi: una precauzione risultata superflua, perché i suoi killer già lo attendevano in albergo
Per inviare la propria opinione alla Stampa, cliccare sulla e-mail sottostante.