Caro Professor Volli,
condivido, come per lo più mi capita, il Suo articolo a proposito della posizione espressa da ultimo dalla Chiesa cattolica su Ebrei e Israele. Da cattolica (tuttavia abituata da sempre a ragionare con la mia testa, magari sbagliando) ho provato, sempre, un profondo disagio e, mi si passi il termine, dolore, per questa immarcescicbile avversione, non cancellabile da belle parole, interessanti documenti, visite pontificie suggestive. Credo che non ci sia nulla da fare. Se vengono compiuti due passi avanti, il giorno successivo eccone tre indietro. Avvenire, poi, non mi è mai piaciuto, con la sua posizione anti Israele. Ho sempre dovuto turami il naso di fronte al puzzo antisemita che, da sempre affiora, gratta gratta, nel mondo cattolico; anzi i fedeli sono ancora più accaniti delle gerarchie, in linea di massima. Creda, questo, per così dire, vulnus, è duro da sopportare e, tante volte, ho dovuto discutere e scontrarmi, purtroppo senza effetto. Quando incontro qualcuno, cattolico, che ama Israele, come mi è capitato l'anno scorso in occasione di un viaggio nella mia "seconda patria", chiedo al mio interlocutore: La pensi davvero così o sei un antisemita travestito?" Grazie per i Suoi interventi.
Mara Marantonio (Bologna)
Gentile signora, io so che esistono tantissime persone dentro la Chiesa che vogliono una posizione diversa su Israele e sugli ebrei. C'è un'anima ricca e calda del Cristianesimo, che io apprezzo e ammiro. E poi però c'è anche la chiusura, l'odio, il calcolo meschino. Io spero possano prevalere i primi, e per farlo ritengo sia bene esprimere con chiarezza e con forza il dissenso. Grazie delle sue parole ugo volli
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Gentile signor Volli,
innanzi tutto la ringrazio per la sollecita e precisa risposta. Che dire ? L’Avvenire non lo leggo perché non mi piace, e sono completamente d’accordo con Lei, specie sulle sue conclusioni. Di recuperare i Lefebvriani e di allearsi all’Islam non solo non me ne frega nulla, ma anzi lo trovo folle. Purtroppo io sono un umile credente ( e neppure molto valido come cattolico ! ) e quindi non mi rimane che gridare, con Lei, un grande Forza Israele sempre e comunque, sperando che la maggioranza dei cattolici la pensi come me e non alla rovescia. Purtroppo esiste una brutta categoria, quella cattocomunista, per capirci, che è una peste sia per la Chiesa sia per la politica. Il Papa mi pare schierato decisamente bene, come anche l’ultima visita in Sinagoga conferma, ma poi esiste Tettamanzi L. Forse il problema dei cattolici è che sono molto disuniti e non monolitici. Un pregio in alcuni casi, un difetto insopportabile in altri.
Distinti saluti.
Shalom
Alberto Clavarino
Gentile signor Clavarino, grazie del suo dissenso misurato e composto. Sono d'accordo con lei: ci sono un sacco di imbecilli ebrei e la grande maggioranza dei cattolici è brava gente. Sono d'accordo anche che bisognerebbe far fronte comune. Il problema è che gli "imbecilli" come dice lei, o lepersone vittime di un fondo antico di coscienza antigiudaico, come penso io, sono molto importanti e non sufficientemente tenuti a freno dalla gerachia. Ho citato due vescovi che si sono spesi contro il Papa, in termini durissimi. Avrebbero potuto farlo se non avessero sentito di aver dietro un appoggio consistente? Quanto alle posizioni contro Israele, sono una politica pressoché ufficiale. I lineamenta del primo sinodo dei vescovi del medio oriente ha un imprimatur ufficiale, è stato presentato in pompa magna e rivisto chissà quante volte. Vuole che nessuno si sia reso conto che era una palese falsità l'affermazione che le tensioni arabo-israeliane sono nate con "l'occupazione"? Chi in quei posti non sa che prima del '67 c'è stata la guerra del 47-48 e quella del '56, oltre a pogerom, massacri, scontri quasi continui da quasi un secolo fa? O forse per "occupazione si intende non quel che è uscito dalla guerra dei sei giorni, ma la fondazione dello Stato di Israele e magari l'immigrazione ebraica iniziata a metà dell'Ottocento? Se poi ha la cura di leggere l'articolo sull'Avvenire di oggi, cioè sull'organo ufficiale della Chiesa italiana, troverà una visione tremendamente distorta: per citare le parole di IC di oggi, vi si dice che Osama Bin Laden è il cattivo avvocato di una causa buona, e dovrebbe solo lasciare la staffetta al buon avvocato Obama: ma si può? Gli episodi da citare sarebbero tantissimi. Io credo che i cattolici dovrebbero fare un profondo esame di coscienza sulla loro situazione attuale, uscire dalle ambiguità, abbandonare una buona volta l'idea di recuperare i Lefebvriani e di allearsi all'Islam, capire insomma dove viene il pericolo principale, chi li perseguita e con chi non bisogna proprio allearsi Con stima e rispetto
ugo volli