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Perchè il rapporto ebraico-cristiano sia leale 28/01/2010

Carissimi amici, come cristiano, cattolico che ha "benedetto" e sostenuto la visita di Papa Benedetto XVI dello scorso 17 gennaio alla Sinagoga di Roma, sono addolorato da certe affermazioni di vescovi nei confronti del Popolo Ebraico. Volendo fare "dietrologia" ma non troppo, anzi in maniera convinta, credo che nella Chiesa cattolica ci sia chi vuole mettere in difficoltà Papa Ratzinger e tutti quelle personalità cattoliche-laiche e non-che si stanno impegnando con grande desiderio e volontà per stringere un rapporto vero, leale, schietto, fraterno e rispettoso con la comunità ebraica. Vedo saldarsi-e ci sarebbe da approfondire-quelle correnti tradizionaliste con quelle progessiste intente a vanificare i passi del Papa per positivi rapporti sparando palle incatenate dove sulla "dottrina"-tradizionalisti-o dove sul "sociale" (sempre propalestinesi in maniera acritica non riconoscendo che i cristiani sono in ostaggio di Hamas) sugli ebrei, su Israele. Sono convinto che con grande pazienza queste posizioni non passerranno anche perchè io come tanti amici cattolici siamo i primi a controbatterle. Anche se ad esempio su Pio XII si possa avere differenze di vedute non per questo il dialogo e l'affetto per la storia del Popolo Ebraico o la stima per la storia del popolo cristiano che insieme hanno fatto-e fanno- tanta storia d'Europa-si dice appunto cultura Giudaico-Cristiana-venga meno o si mortifichi. Personalmente non mi fa problema se anche nella Comunità Ebraica ci sono esponenti critici nei confronti della Chiesa. Resto convinto, lealmente, che il dialogo e l'amicizia fra Ebrei e Cristiani sia fondamentale per la vita della nostra civiltà. Vedo più problemi con l'Islam,stranamente molto amato da certi Vescovi e preti cattolici che non sanno valutare poi alla fine fin dove si può dialogare con la minoranza moderata mussulmana- nonostante le persecuzioni per mano degli estremisti islamici controi cristiani, ad esempio, come nei paesi asiatici o in tanti in medioriente a maggioranza islamica.

Con immutata stima e amicizia

Alessandro La Rosa

Gentiel Amico, tutto vero quanto scrive, condividiamo. Ci chiediamo però perchè Papa Benedetto XVI non pronunci mai il nome di Israele quando predica contro l'antisemitismo. C'è uno Stato, l'Iran, che vuole cancellarlo dalle carte geografiche, il che sighnifica sterminarne gli abitanti. Perchè non lo condanna ?  non è meglio una condanna preventiva oggi che una preghiera dopo ? facendo però i nomi.
un saluto cordiale,
IC redazione


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