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Una lettera a Gian Antonio Stella 28/01/2010
Caro Dr. Stella,
Le scrivo alla rubrica generale delle lettere al Corriere poiché non ho trovato il Suo indirizzo e mail personale.
Mi chiamo Mara Marantonio, abito a Bologna, sono appassionata, per motivi per così dire "genitoriali", di calcio: seguo infatti le vicende del Bologna F.C.
Ho anche un'altra grande passione, il mondo ebraico -nonché Israele- e mi diverto, nel tempo libero, a scrivere recensioni di romanzi e saggi politici in argomento, che poi pubblico sul mio sito web.
Mi ha fatto quindi molto piacere leggere, sul Corriere di oggi, il Suo articolo che parla di Arpad Weisz l'indimenticato allenatore del grande Bologna, ucciso ad Auschwitz con la famiglia, nel 1944.
Indimenticato per Bologna grazie, come Lei sottolinea, a  Matteo Marani, autore dello stupendo Dallo scudetto ad Auschwitz. E proprio esattamente un anno fa, il 27 gennaio 2009,  con una toccante pubblica cerimonia fu scoperta, nel nostro Stadio comunale, una targa in ricordo dello sfortunato "Mister".
Nel salutarla con cordialità e gratitudine mi permetto di inviarLe, qui di seguito, il commento che scrissi, circa tre anni or sono  al libro di Matteo appena uscito, dopo averlo letto d'un fiato; volume ripreso in mano, poco tempo dopo, con commozione, per recarmi, un sabato pomeriggio, insieme con mio marito, davanti alla casa in cui avevano abitato i Weisz nei tempi felici.
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                                                                                                  Mara Marantonio Bernardini (Bologna) 

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