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Ugo Volli
Cartoline
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Non c'è peggior cretino di chi non vuol capire 27/01/2010

Non c'è peggior cretino di chi non vuol capire

Cari amici,
l'equipe di primo soccorso israeliana ha terminato il suo compito ad Haiti, dato che in tutta l'isola è finita la fase del recupero delle vittime. Centinaia di persone sono state dissepolte dalle macerie dalle squadre di soccorso inviata da Israele e altrettante dall'ospedale da campo, dove sono nati anche una decina di bambini. E' una goccia nel mare della sofferenza, come sempre nei grandi disastri, ma tutti riconoscono che Israele è stato il primo e il più efficiente dei soccorritori. Tutti quelli che ne parlano, almeno, perché i media italiani hanno più o meno tutti rigorosamente taciuto sull'argomento.
Adesso però i nemici di Israele di tutte le specie (compresi i soliti israeliani "pentiti") hanno tirato fuori una bizzarra mossa propagandistica: Israele sarebbe sì generoso lontano dai suoi confini, ma crudele vicino ad essi, dunque evidentemente animato da odio antipalestinese, anzi razzista, colonialista eccetera eccetera. Leggete per esempio la sottile perfidia di una lettera pubblicata con un certo rilievo sull'Unità:  "Gli israeliani si stanno distinguendo per la generosità degli aiuti verso gli haitiani: approvazione e lodi. Pietosi e buoni con i lontani, insensibili e spietati coni vicini, i palestinesi: occupazione del loro Territori, espropriazione di terre e acqua, muri, checkpoint, embargo totale a Gaza, stragi e piombo fuso".
Be', la prima risposta è che non è vero. Gli israeliani hanno allestito i loro ospedali da campo proprio un anno fa per soccorrere i civili di Gaza, colpiti involontariamente. Peccato che Hamas abbia proibito a tutti di usarli, con argomenti diciamo molto persuasivi. Il cattivo esercito israeliano ammesso ogni giorno centinaia di camion di soccorsi, durante l'attività bellica e lo fa ancora oggi, vigente quello che gli anti israeliani descrivono come "l'assedio" di una "prigione a cielo aperto", curando solo di non lasciar passare materiali che aiutino la preparazione bellica di Hamas e dunque una nuova guerra. Gli israeliani curano migliaia di abitanti di Gaza all'anno con la loro medicina d'avanguardia: tutti quelli che Hamas lascia uscire.
Insomma Israele fa quel che è possibile fare per evitare sofferenze alla popolazione civile. Ma certamente tratta Gaza in maniera diversa da Haiti. Come mai queste "contraddizioni dell'animo umano", come titola insinuante "l'Unità"?  La domanda è mal posta, abbiamo appena visto, ma un gentile lettore mi ha fatto notare un post del blog di Shmuel Rosner, riportato dal Jerusalem Post, con sette risposte a questa domanda (http://cgis.jpost.com/Blogs/rosner/entry/the_why_haiti_but_not ). Ve le traduco per vostra comodità:
1. Perché gli haitiani non hanno mai bombardato le città israeliane.
2. Perché il governo di Haiti non ha mai detto di voler eliminare Israele.
3. Perché nessun attentatore suicida haitiano è stato mai trovato a seminare morte in un caffè o in un  autobus israeliano.
4. Perché, senza sottovalutare la sofferenza degli abitanti di Gaza, neanche il rapporto Goldstone pretende che abbiano avuto 100 mila morti.
5. Perché è più facile mandare squadre di soccorso e medici in divisa israeliana dove gli israeliani sono accolti bene
6. Perché nessun soldato israeliano è prigioniero ad Haiti e non vi sono haitiani che domandino come riscatto per la loro liberazione la scarcerazione di centinaia di assassini.
7. Perché gli haitiani non avevano modo di evitare il terremoto, mentre in ogni momento sarebbe facile per il governo di Gaza migliorare la vita della sua gente semplicemente rinunciando al terrorismo (o se preferite alla "resistenza con tutti i mezzi").
Si potrebbe continuare a lungo. Chissà se questi semplici motivi avranno ragione del furore ideologico dell'"Unità", dei suoi giornalisti e soprattutto dei suoi lettori? Mi spiace fare ancora il pessimista, ma credo proprio di no. Non c'è peggior cretino di chi non vuol capire.

Ugo Volli


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