Nonna Carla Alain Elkann
Bompiani Euro 14
Nonna Carla, sì. Come se il lettore la conoscesse già, come se fosse anche lui nell’intimità della famiglia Elkann a ripercorrere la malattia, la morte e i lasciti della sua esistenza. E’ l’operazione che compie il figlio Alain, che chiama la madre come lo fanno i nipoti, lasciando che l’appellativo usato dai piccoli diventi quello planetario.
Nonna Carla è un doloroso diario attraverso la malattia, la rianimazione – che le dà un’espressione “molto bella, molto giusta” – attraverso l’orrore per l’eccesso di cure e terapie che obbliga l’autore a sentir parlare della madre “come di un’automobile o di un frigorifero”. ….Crudele è la morte che ci impedisce di accompagnare i nostri cari con il racconto della vita trascorsa insieme e che ci lascia soli a dipanare il groviglio delle nostre emozioni. Tema ricorrente di Elkann è quello della fede ebraica che ritroviamo qui nella versione più personale: “ L’uomo, forse, arriverà a costruirsi l’immortalità, ma lo farà uccidendo l’uomo, uccidendo se stesso.
Pico Floridi
R2 Cult – La Repubblica