Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
" Tre bottiglie di vino non sono mica un Rolex "
Cari amici, ho un altro paio di notizie per la gloria di Eurabia. Entrambe riguardano la Grecia, paese che ho colpevolmente sottovalutato nei miei elogi di Eurabia, ma che merita moltissimo rispetto su questo piano.
La prima è che sembra che la polizia greca abbia catturato gli incendiari che hanno pensato bene di dare alle fiamme la più antica sinagoga di Creta, distrugggendo arredi e libri preziosi. Dico sembra perché i racconti delle indagini sono molto confusi. La polizia avrebbe catturato un greco e due uomini di nazionalità britannica (uno di 22 e uno di 33 anni) e starebbe cercando due americani. Io non voglio avanzare ipotesi, ma certo c'è qualcosa di strano in questa faccenda, non sembrerebbe la solita bravata di qualche teppista. Che ci faceva la piccola compagnia internazionale a Creta? E cosa l'ha spinta a incendiare per ben due volte la sinagoga? Dato che i giornali non ne parlano, se salterà fuori qualcosa in rete, ve lo farò sapere.
Il secondo atto invece è molto chiaro, un fantastico esempio di fierezza euraraba. Riguarda un parlamentare greco socialista, che risponde al nome di Theodoros Pangalos. Ogni somiglianza nominale col ridicolo filosofo Pangloss (tutta lingua) ritratto da Voltaire nel Candide, è naturalmente del tutto casuale. E' un tipo importante, il coordinatore delle commissioni esteri e difesa del parlamento greco per la maggioranza di governo. L'ambasciata israeliana aveva dunque pensato di fargli un piccolo regalo innocente per il Natale ortodosso, che è stato qualche giorno fa, tre bottiglie di vino israeliano del Golan.
L'educatissimo onorevole Pangloss ha rimandato indietro il vino all'ambasciata, con una letterina che diceva così: "Mi hanno insegnato da piccolo a non rubare e a non accettare cose rubate. Dunque non posso accettare il vostro regalo e ve lo restituisco. Come sapete, il vostro paese occupa illegalmente le alture del Golan, che appartengono alla Siria secondo la legge internazionale" (http://www.jpost.com/servlet/Satellite?cid=1263147951827&pagename=JPost%2FJPArticle%2FShowFull) . Carino, no? Molto diplomatico, altro che il viceministro Ayalon che ha fatto sedere l'ambasciatore turco su una sedia più bassa della sua. Solo che la maleducazione degli eurarabi è giusta indignazione, quella israeliana inaccettabile arroganza.
Ugo Volli
PS: Naturalmente l'onorevole Pangloss ha torto, sul piano giuridico. Israele amminsitra il Golan sulla base di accordi armistiziali che furono firmati anche dalla Siria nel '67, e non sta commettendo nulla di illegale. Per fare la pace forse dovrà restituire alla Siria questi territori, ma non per la legge internazionale vi è nessun furto nel tenere territori conquistati in seguito a un'aggressione subita.
PPS: Altrettanto naturalmente all'onorevole Pangloss di queste sottigliezze non importa nulla. Spesso gli è capitato di dire che le azioni israeliane a Gaza gli ricordano quelle di Hitler nel ghetto di Varsavia e altre lepidezze del genere. Che volete che gli interessi del diritto internazionale di fronte alle sue ferree certezze ideologiche? Se gli israeliani sono come le SS, non potranno mica coltivare legalmente del vino, no? Quanto meno devono averlo rubato.