"La calunnia è un venticello,/un'auretta assai gentile/che insensibile, sottile,/leggermente, dolcemente/incomincia a sussurrar./Piano, piano, terra,terra,/sottovoce, sibilando,/ va scorrendo,/ va ronzando;/nelle orecchie della gente/s'introduce destramente/ e le teste e i cervelli/fa stordire e fa gonfiar./ Dalla bocca fuori uscendo/lo schiamazzo va crescendo/prende forza a poco a poco,/ vola già di loco in loco;/ sembra il tuono, la tempesta/ che nel sen della foresta/ va fischiando, brontolando/ e ti fa d'orror gelar."
Con la complicità di Gioacchino Rossini e del "suo" Don Basilio ("Barbiere di Siviglia", opera buffa) e del professor Volli (Cartolina del 5 dicembre 2009), che ringrazio.
bruno