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Ha ragione, discutere sempre 22/01/2010

Vorrei ringraziare gli amici di Informazione Corretta e i signori Alberto Levy e Ugo Mariani che hanno preso in considerazione la mia "richiesta di aiuto", cioe' di strumenti difensivi per le infinite argomentazioni che ho qui a Cambridge riguardo alla questione degli insediamenti e dell' "occupazione".  Credo che il signor Mariani abbia ragione - cercare di impostare una discussione razionale e' tempo perso. Quando si discute della questione israelo-palestinese anche gente solitamente equilibrata e sicuramente intelligente sembra impermeabile alla ragione, come se una posizione pro-palestinese a priori fosse non tanto l'unica possibile quanto l'unica accettabile. 
 Anche ieri una stimata ricercatrice dell'Universita' di Cambridge, con tanto di Fellowship della Royal Society, mi ha detto con voce dolente quanto sia triste che i palestinesi siano stati provocati al punto da non  vedere alternative all'autoimmolazione.
Dato il contesto - un gruppo di gioco per bambini sotto i tre anni - mi sono limitata a dire che di alternative ne vedevo parecchie, tipo liberarsi di certi governanti, ma mi sono rosa per il resto della mattinata.  Malgrado il mio pessimismo, tuttavia, penso che sia importante continuare a discutere, anche con chi ci oppone falsita', luoghi comuni, disinformazione, e propaganda; a obiettare con fermezza,  a porre domande, all'interlocutore (che nella maggior parte dei casi ragiona per slogan e viene spiazzato).  
Soprattutto e' importante farlo avendo le idee chiare (per cui la mia richiesta di lumi sugli "insediamenti" e l' "occupazione", che sto diligentemente mettendo insieme).

Soprattutto penso che, in questo momento come non mai, sostenere le ragioni di Israele sia fondamentale. Perche' le ragioni di Israele sono anche le nostre, sono le ragioni della liberta' e della democrazia, e dovrebbero essere le ragioni dell'Occidente, che purtroppo sembra avere abdicato a quei principi (evito le parole "valori" e "ideali" per l'abuso che se ne e' fatto) che, nonostante le molte ombre e le zone buie della sua storia, gli avevano conferito grandezza.  Oggi nel mirino c'e' Israele, ma domani ci saremo noi europei - che di Israele non abbiamo ne' la forza ne' il coraggio.

Grazie ancora dell'interesse per la mia richiesta di informazioni, molte scuse per la mia ignoranza, e un saluto a tutti.

Annalisa Robinson

Ignoranza ? ce ne fossero di persone come lei ! se ha tempo consulti anche i nostri archivi, troverà molto materiale utile.
Un saluto cordiale,
IC redazione


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