Israele vuole bloccare l'immigrazione clandestina Il quotidiano comunista è contrario. Ovvio.
Testata: Il Manifesto Data: 22 gennaio 2010 Pagina: 9 Autore: La redazione del Manifesto Titolo: «Il nuovo muro al confine con l'Egitto»
Riportiamo dal MANIFESTO di oggi, 22/01/2010, a pag. 9, la breve dal titolo " Il nuovo muro al confine con l'Egitto ".
Al Manifesto piacciono sempre i clandestini. Passione non condivisa dal governo di qualunque Paese esistente al mondo. Nemmeno le dittature comuniste li amano. Anzi, gli sparano a vista se tentano di entrare nei confini. Nel caso specifico di Israele, l'immigrazione clandestina sbilancia il rapporto fra cittadini ebrei e non. Ecco l'articolo:
Nonostante tutti i muri costruiti e in costruzione, Israele ha paura. L'immigrazione illegale, prevalentemente dall'Africa, è una minaccia per il paese, per il suo «panorama demografico», per il suo carattere «ebraico e democratico». Per questo lo Stato ebraico costruirà una «barriera fisica» al confine con l'Egitto per arginare una «inondazione» di immigrati irregolari dall’Africa. Lo ha ribadito ieri Benjamin Netanyahu durante un discorso all'Associazione degli industriali. «Gli immigrati provocano un danno culturale, sociale ed economico e ci spingono verso il Terzo mondo», ha detto il primo ministro israeliano. «L'immigrazione illegale va bloccata», ha aggiunto Netanyahu, convinto che il problema derivi «dalla prosperità economica di Israele». Netanyahu, che ieri si è recato anche nella zona di confine tra Israele ed Egitto, ha quindi annunciato che porterà la questione di fronte alla Knesset, il parlamento israeliano, entro la metà del mese prossimo. Per Netanyahu, la costruzione della barriera, con l'ausilio di guardie di frontiera e sistemi elettronici, richiederà due o tre anni di lavori e costerà 1.35 miliardi di shekel, circa 360 milioni di dollari. Stando ai dati delle forze di sicurezza israeliane, solo a dicembre tra le 800 e le 1000 persone hanno oltrepassato la frontiera tra Israele ed Egitto.
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