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Questo andare al Tempio e chiedere perdono da parte delle massime autorità della gerarchia cattolica è un fatto di grande rilievo.E' anche utile perchè,forse,sasso dopo sasso smonta quel muro di odio e pregiudizio di millenaria memoria. Tuttavia il perdono lo si chiede per ciò che si è fatto e quindi,in metafora,con lo sguardo rivolto al passato.Il passo che stenta a essere fatto è il riconoscimento della unicità della comunità ebraica e Israele.Troppo comodo separare le due realtà :dichiararsi fratelli dei primi e stare zitti quando si bruciano le bandiere.Da cattolico mi aspetto una chiara e inequivocabile presa di posizione della Gerachia se,purtroppo,fatti del genere dovessero ripetersi. lettera firmata Se i cattolici ragionassero come lei, il dialogo e l'intesa sarebbero già stati raggiunti. ****************************************** A me sembra il vescovo di Roma ed i rabbini, pur con la presenza di laici, era un incontro prevalentemente religioso.Giusta quindi la gran parte dedicata dal Papa a questioni teologiche.Ha parlato di terra santa e non di Israele?Ma Israele non comprende tutta la terra santa.Betlemme è terra santa,ma non è Israele ecc.Da come mettete la cosa,sembra che non vi siano rapporti fra lo Stato del Vaticano ed Israele.Sulla questione di Pio XII,molto si è scritto e si scriverà.Non è mai stato detto perché,subito dopo la guerra,tutte le comunità italiane e le autorità politiche di Israele abbiano, unanimemente, ringraziato il Papa per quanto fatto.Il "silenzio" è stato scoperto dopo?Sembrerebbe proprio di sì.Molto strano,per una cosa di così grande importanza.In quanto agli archivi vaticani,ricordo che,quando avete cominciato la polemica,avete cominciato chiedendone l'apertura,ma avete concluso dicendo che,in fondo,era inutile,perché il silenzio era incontrovertibile 1) Citare Israele non comporta nessuna negazione di altre realtà. Non citarne ami il nome, sostituendolo con Terra Santa è offensivo |
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