Gentile sig. Zavattaro, a margine del suo servizio Tg1 di stamattina ore 8 sulla visita del Papa alla Sinagoga lei dice, fra l'altro: "(...) Infine la preghiera sotto la scritta in memoria di Stefano Tachè, vittima di un attentato nel 1982...". Eh, no.... sig. Zavattaro. Capisco la necessità dei tempi ristretti dei Tg, ma qui ci mancava proprio un chiarimento (anche perché la memoria NON aiuta il cittadino il quale poteva benissimo chiedersi: ma chi sarà stato? Le Brigate rosse??? o quelle nere??? O Bin Laden???, che però era ancora di là a venire...)... per cui non avrebbe stonato un "Stefano Taché massacrato da mani palestinesi per odio antisemita diffuso, ai tempi, in modo massiccio da più parti anche in seno alla società italiana". Mi scusi per l'osservazione, ma "quei tempi" ME LI RICORDO MOLTO BENE. Non che oggi siano spariti, questi antisemiti ricorrenti nella Storia, ma - in quegli anni - un "valido sostegno alla causa" fu dato da molti mass-media, dalla Triplice sindacale e dai notiziari di molti giornalisti di Mamma Rai (ma NON SOLO...) di cui le posso fornire nomi e cognomi... Meno male che, in seguito, almeno nella sua azienda, è apparsa all'orizzonte una persona seria, onesta e obbiettiva come Claudio PAGLIARA che, in questi anni, ha ridato "dignità", con i suoi servizi dal Medio Oriente, all'azienda per la quale entrambi lavorate, ripescandola dal fango in cui, per troppo tempo, era vergognosamente sprofondata, sic! Non me ne voglia... Cordialmente Edoardo Brambilla - Milano