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Carissimi fratelli maggiori 18/01/2010

Carissimi fratelli maggiori,

come ha detto il Papa amatissimo Giovanni Paolo secondo, e il non meno amato Benedetto XVI, si, carissimi al nostro cuore di Cristiani attenti e sempre pronti ad ammettere i torti, anche quando non ci sono! Sono una donna di 66 anni appena compiuti, amo Israele la sua storia,ma amo anche la mia che a volte viene contraffatta, non capita usata a discapito di quei meravigliosi personaggi che sono i missionari sempre presenti ovunque e danno a piene mani, ebbene si come voi siete orgogliosi di essere Israeliani io sono orgogliosa di essere Cristiana e di condividere con voi Abramo Isacco e Giacobbe, mi considero loro discendenza tramite voi, e dalla sacra scrittura insieme si può trarre il significato dei nostri tempi! Vorrei tanto che i giovani conoscessero la nostra storia , si nostra perché senza di voi non esisteremmo. La politica in questo momento è ad un punto morto, si Fatica molto ad andare avanti nonostante la buona volontà di qualcuno. Io sono insieme a Magdi Cristiano Allam, nel movimento “Io amo L’Italia” Credo che molti giovani potrebbero aderirvi se prendessero coscienza di quello che vuol dire questo movimento che ha come suo fine quello di valorizzare la VITA, che è il dono che Dio nostro Padre ci ha fatto, e quella di seguire tutti i principi fondamentali, laici di etica umana. Si può sconfiggere l’odio solo con la ragione e l’amore? La piaga dell’antisemitismo? Io dico di si, non perché sono ottimista, ma perché, sono convinta che insieme dobbiamo prendere atto di una politica più incisiva, sincera senza se e senza ma, dritta al cuore, siamo qui per troppo poco tempo per perderlo nella sciagurata gara di vedere chi la vince a suon d’insulti! Noi persone mature dobbiamo prenderci cura dei giovani non arrenderci al primo no, ritornare a vedere con gli occhi di chi ha vissuto molte sciagure anche se non in prima persona, e ricordarle per capire, ma non rimarcarle in continuazione per non irritare persone che da ignoranti non capiscono: e non possiamo non tener conto anche di loro,quindi è molto difficile portare avanti un discorso di pace, ma lo si deve fare. Il mondo medio- orientale, il bellissimo Stato d’Israele, sono nella bufera da troppo tempo, bensì non è la violenza che risolverà i loro problemi, hanno diritto di difendersi dagli attacchi, tuttavia hanno anche il dovere di vedere chi li ama in modo meno severo, Il Padre farà a suo tempo come ha sempre fatto giustizia. Tipi come il capo dell’Iran, non faccio neppure il nome perché non è degno di essere chiamato, lo compiango perché finirà come tutti quelli come lui che lo hanno preceduto nella follia. Non ho dubbi! Combattiamo l’educazione delle persone che giungono nel nostro paese e con prepotenza a volte vogliono seguire senza il rispetto delle regole le loro usanze. Ai fratelli musulmani tendiamo le mani, affermando con fermezza che da Italiani diamo il benvenuto a tutti quelli che vogliono costruire la pace, lavorando per questo, cercando di dare loro la giusta accoglienza, è difficile di questi tempi accogliere in massa senza vedere nel mucchio, soprattutto, quando sfortunatamente per loro ci sono fondamentalisti che inneggiano alla morte e al JHIAD e non sanno neppure che cosa c’entra con la loro storia e tuttavia seguono l’onda che nelle moschee, dove alcuni arrogandosi un autorità che non esiste predica l’odio per chi non la pensa come loro, gli infedeli! Il pericolo più grande è l’ignoranza, e molti la cullano nel loro cuore e non vogliono l’informazione purtroppo molti sono anche Italiani che per ragioni politiche barattano la loro coscienza e fingono di non sapere e si convincono di essere dei benefattori dell’umanità. Bene non voglio fare demagogia, io vorrei solo che i giovani si avvicinassero di più ad un informazione corretta e qui io ho trovato molto da imparare, mi auguro e m’impegno di diffondere, attraverso il mio gruppo di lavoro quella che ritengo un informazione corretta attingendo le notizie che vorrete mandarmi, grazie e pace a voi, Shalom e che Dio ci benedica

Graziella


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