porto il mio piccolo contributo nel rispondere ai sostenitori di Israele che scrivono ad informazione corretta.
In particolare ad Annalisa che cerca argomenti da opporre a quelli che parlano dell'occupazione israeliana di certi territori.
Pur lodevoli le sue intenzioni e, in astratto, ragionevoli, le conviene rinunciare a tali discussioni che lasceranno i suoi interlocutori nelle stesse convinzioni di partenza. Chi come me si ricorda, per averla seguita quasi dal vivo la guerra del '67 e quella successiva, e quella successiva etc etc conseguente all'attacco proditorio degli arabi per logica "deve" ammettere che guerre ed occupazioni sono per Israele risposte per sopravvivere.
Se uno non lo capisce da solo non lo capirà nemmeno con un corso intensivo. Quanto alla questione dei metalli pesanti, son convinto che ci sono più morti per metallo pesanto sotto forma di proiettili ogivali che Hamas e Al fatah si scambiano nelle discussioni più accese, che per i residui d'altra origine.
Aggiungo che, come notava un lettore di Le Figaro, i famosi bambini affamati di Gaza durante l'ultimo conflitto, quello del " fosforo" per intenderci avevano le le guance paffute.
Senza considerare che se i palestinesi sono così prolifici, forse non sono poi allo stremo. Mi auguro che verità e ragione si facciano strada anche nelle teste più refrattarie.
ugo mariani
Le ragioni che ha elencato sono valide, ma conoscere i fatti e non comunicarli è auto lesionistico. senza illusioni, ma sempre con la speranza che la verità, alla fine, venga a galla.
IC redazione