Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 13/01/2010, a pag. 18, l'articolo di Danilo Taino dal titolo "Morta la protettrice di Anna Frank e del suo diario".


Anna Frank e Miep Gies
BERLINO— La donna che, ogni sabato dei loro ultimi anni di vita, portava ad Anna Frank e alla sua famiglia verdura e libri che loro aspettavano «come i bambini i regali» è morta lunedì notte in una casa di riposo olandese. Miep Gies, nata Hermine Santrouschitz, il prossimo 15 febbraio avrebbe compiuto 101 anni: la sua è stata una vita grande, della quale è probabilmente stata, nella tragedia, felice di una felicità vera. Durante la guerra, ad Amsterdam, nascose i Frank e altri ebrei per proteggerli dalla persecuzione nazista. Rischiò la vita ma regalò qualcosa al mondo. Viennese d'origine emigrata in Olanda a 11 anni, Miep diventò nel 1933 segretaria di Otto Frank, il padre di Anna che aveva lasciato la Germania per Amsterdam mentre Hitler stava salendo al potere. Quando le truppe tedesche occuparono il Paese, organizzò il nascondiglio della famiglia Frank e di altri quattro ebrei al famoso numero 263 di Prinsengracht, ad Amsterdam, assieme a Johannes Kleiman, Victor Kugler, Bep Voskuijl, Jan Gies e Johan Voskuijl. Per 25 mesi, tra il 1942 e il 1944, Miep e i meravigliosi amici sostennero con cibo e aiuti gli ebrei nascosti. Fino a quando, traditi, i Frank furono arrestati e mandati in campo di concentramento. Anna morì nel marzo 1945, poche settimane prima della liberazione, a Bergen-Belsen. Anche la sorella e la madre non tornarono mai. Il padre Otto, invece, sopravvisse e, arrivato a Amsterdam, ricevette da Miep lo scritto che la donna aveva recuperato nel rifugio dei Frank poche ore dopo l'incursione della Gestapo e che aveva tenuto nascosto da allora. Era il diario che Anna, una ragazzina sensibile e dolce, aveva scritto in quegli ultimi, bui 25 mesi a Amsterdam. Il padre ebbe il coraggio di pubblicarlo, la prima edizione nel 1947. Da allora ha venduto milioni di copie, ha introdotto intere generazioni alla crudeltà dell'Olocausto e alla forza di resistenza dell'umanità. Fu scritto da Anna e, in fondo, allevato da Miep.
Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, cliccare sull'e-mail sottostante