Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
" Voglio i danni per l'incendio di Gerusalemme nel '70 e.v. "
Tito imperatore e deportazione degli ebrei a Roma
La sapete l'ultima? Eccola, l'Iraq chiede a Israele i danni per aver distrutto nel 1981 il reattore nucleare di Osirak dove Saddam cercava di produrre le armi atomiche. Sembra una barzelletta, no? Ma è vero, lo ha detto un parlamentare iracheno, Muhammad Naji Muhammad, al giornale altrettanto iracheno al-Sabah. E sapete da chi sta cercano aiuto il governo iracheno per ricevere la giusta compensazione per non essere lasciato in pace a completare il compito lasciato interrotto dalla buonanima dello zio Adolf? Ma dall'Onu, naturalmente. Sembra una barzelletta, lo stato che ha gasato i curdi, che ha invaso il Kuwait, che ha attaccato l'Iran eccetera eccetera, che durante la prima guerra del golfo ha spedito i suoi missili con gas velenosi sulle città di Israele che in quella guerra non combatteva, be' quel paese vuole i danni per non aver potuto fare la Bomba.
Ma è qualcosa di più di una barzelletta, è una moda. La guerra legale contro Israele ("lawfare") si è estesa dai tribunali penali a quelli civili. Senza parlarne coi giornali, ma evidentemente con metodi efficaci, l'Onu ha raggiunto un accordo con Israele per farsi compensare con qualche milione di dollari i danni subiti dalle sue istallazioni durante l'Operazione piombo fuso. Di lì sparavano i cecchini di hamas, ma evidentemente questo non conta.
Il ministro degli esteri israeliano ha inoltre avvertito che oltre ai soliti mandati di arresto inglesi contro ufficiali e governanti israeliani, sono da mettere in conto cause civili nei tribunali americani contro i comandanti militari israeliani per i danni prodotti alle proprietà private nella stessa guerra.
Ultimo, come sempre, ma più fracassone di tutti è venuto fuori Ahamadinedjad, che ha dichiarato alla televisione di volere dall'America e dalla Russia i danni per l'invasione subita dalla Persia durante la seconda guerra mondiale. "Altro che sanzioni, ha detto in sostanza il presidentucolo, quelli ci devono dei soldi."
Insomma, la politica internazionale si fa sempre di più con l'arma della legge. Che questa mescolanza rovini la politica e anche la legge (e pure la storia, dati i tempi di cui si parla) non importa niente a nessuno (in particolare non agli avvocati, figuratevi le parcelle). Del resto gli stati del Terzo mondo non vogliono compensazioni per i crimini dell'imperialismo e dello schiavismo, avvenuti per lo più un paio di secoli fa? Io spero solo che il sindaco di Roma Alemanno faccia una bella causa alla Spagna per il sacco di Roma, deciso da Carlo V. Col ricavato, potrebbe forse pagare i danni dell'incendio di Gerusalemme del 70 dC, ad opera del imperatore Tito. Sperando che l'Egitto non cerchi di rivalersi per le 10 piaghe (ma forse per loro il Destinatario è sconosciuto...)
Ugo Volli