Di professione faccio l' avvocato dell' immigrazione per cui ogni volta che incontro un nuovo cliente da un paese musulmano controllo sempre cosa dice il passaporto a proposito di Israele. Invariabilmente il passporto dice che non e' valido per il portatore per recarsi in Israele, il che mi ha sempre fatto pensare che per un paese non riconosciuto neanche sulle cartine geografiche, l' ammissione che esista un luogo fisico sul mappamondo dove il portatore del passporto non si possa recare e' gia' un bel passo. E' un passo falso, un passo traballante, ma almeno nel non riconoscimento c'e' un' ammissione che Israele in effetti esiste. Mi sono sempreripromessa che un giorno guardero' il cliente dritto negli occhi e gli chiedero' se quel divieto di recarsi in quel luogo che non dovrebbe esistere, ma c'e' ,come e' validato dal suo stesso passaporto non gli faccia invece venire un gran prurito di recarsi li' e vedere coi propri occhi che tipo di paese sia questo non riconosciuto paese dal nome Israele. Nella mia immaginazione, il cliente si asciugherebbe gli occhi e mi direbbe di essere un segreto ammiratore di Israele da lontano e di portare da anni avanti il sogno di viaggiare li' e di portarci la famiglia in vacanza.... Sono sicura che ce' n'e' di gente cosi', ma poi penso alla mia incolumita' fisica, faccio il conto delle probabilita' e tralascio.
Questo mi porta alla parabola di questa settimana: Mohammad-Manour Azimzadeh, un ufficiale dell' Ufficio Relazioni Estere della Federazione di Calcio Iraniana (paese membro della FIFA) e' stato costretto a dare le dimissini dopo che una missiva e-mail e' partita dal suo ufficio facendo gli auguri di Buon Anno al capo della sezione legale della Federazione di Calcio Israeliana (anch'essa parte della FIFA), Amir Navon. Tale Navon si e' molto sopreso, considerato che Israele per gli Iraniani in teoria non esiste, ma poi insieme a Gil Levanoni, il portavoce della Federazione di Calcio Israeliana, insieme hanno deciso di rispondere all' e-mail facendo gli auguri di buon anno alla brava gente iraniana, e poi aggiungendo gli auguri per un buon anno calcistico, con un piccolo emoticon che strizzava l' occhiolino, come per dire: "finche' non vi cimentate con noi in campo, allora gli auguri di buon anno calcistico finiscono li'!". Insomma, se non sapessimo meglio, sarebbe parso un segno di distenzione tra i due paesi, considerando che l' Iran minaccia apertamente di calcellare Israele dalla faccia della terra, e arma Hezbollah e Hamas contro Israele, e considerando che l' Iran non riconosce Israele e non permette che atleti iraniani, compresi i giocatori di calcio si cimentino contro squadre o atleti israeliani. Ebbene l' e-mail ha suscitato molta attenzione cosi' che l' Israel Army Radio ha chiamato al telefono il Direttore dell' Ufficio Relazioni Estere della Federazione di Calcio Iraniana, Mohammad Ali Ardebili per fargli qualche domanda, e il Signor Ardebili dopo aver spiegato che il messaggio e' stato mandato alle nazioni di tutto il mondo, ha chiarito che era tutto un errore. Non era loro intenzione di mandare gli auguri alla Federazione Israeliana.
Poi si e' reso conto stupito di essere al telefono con Israele, e immagino abbia subito riattaccato, tra lo stupito e l' atterrito.
Nella vita di una persona intelligente immagino ci siamo vari momenti "eureka!". Mi chiedo cosa sia passato per il cervello al signor Ardebili. Avra' capito allora la grande truffa? Si sara' sentito come si sentirebbe ognuno di noi se girando l' angolo si trovasse a faccia a faccia con un marziano con tanto di antenne? Gli sara' venuto un gran prurito di prendere i figli piu' grandi in disparte e sussurrargli che Israele esiste, e che lui ha fatto contatto, gli ha parlato per via telefonica? Temo che il pubblico Iraniano di questa gaffe non ne sapra' mai, ma spero che ci siano in futuro tanti simili momenti "eureka", e anche noi vogliamo far gli auguri di buon anno alla brava gente iraniana, (per intenderci non certo ai mullah, non certo ad Ahmadinejad ne' a Khamenei, ma alle donne che si mettono i tacchi e i jeans sotto il chador co gli occhiali da sole all' ultima moda, e agli studenti che sfidano la morte e le torture, e alle famiglie che gridano dai tetti, e a tutti quelli che voglioni vivere in liberta', liberi magari di visitare Israele e portarci la famiglia in vacanza). A loro diciamo "Buon 2010" e ci mettiamo anche noi l' emoticon con l' occhiolino strizzato perche' vogliamo dir loro, " e se fate la rivoluzione, se abbattete il regime dei mullah, se invece di costruire bombe costruiste fognature e scuole e un futuro migliore per voi stessi, allora sara' un buon anno anche per noi, "
Buon Anno anche e soprattutto ad Israele e alla Federazione Calcistica Israeliana, e ai formidabili lettori di IC!