Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Il sostenere che un'intera nazione (la sua gente, la sua stampa, la sua guida politica, ecc.) provi (e dimostri di provare) fondamentalmente, solamente e costantemente "odio" nei confronti di Israele (o di qualunque altra nazione) a me pare sinceramente eccessivo, che non stia letteralmente in piedi e che semmai rappresenti proprio esso un sintomo di "odio" verso la nazione accusata. E' un fatto oggettivo e innegabile che siano esistiti ed esistano più o meno in tutto il mondo manifestazioni variamente tragiche di odio razziale e di odio religioso, rivolte spessissimo proprio nei confronti e in danno degli israeliti. E' altrettanto noto a tutti noi che lo stesso genere di manifestazioni caratterizzi di più - per motivi storico-culturali e almeno in determinatre fasi storiche - certi popoli e meno altri. Ma io un odio nazionale, cioè un odio all'unisono di ogni cittadino in quanto tale e di ogni istituzione di una nazione, un odio generalizzato, innato, incarnito ed immutabile (nonostante apparenze ed ipocrisie) nei confronti di qualunque altra nazione non saprei proprio come immaginarmelo e come rappresentarlo, tanto meno come postularlo.
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Pensiamoche si riferisca al testo di Erich Hoffer, pubblicato a capodanno. Ci sono affermazioni che non vanno prese alla lettera, per esempio quando si dice "terrorismo islamico" non si intende che tutti i musulmani sono terroristi. Così come quando si dice " l'odio verso Israele e l'America ", non va letto come un sentimento verso "tutti" gli israeliani e "tutti" gli americani. E' una constatazione che esiste, però, e come tale va presa. C'è però un fatto che non depone a favore del suo ragionamento, la Germania nazista. Anche l' ci sono stati dei resitenti anti nazisti, ma il giudizuio storico su quegli anni è categorico, l'intero popolo tedesco acclamò Hitler, come fecero peraltro anche gli austriaci. L'ubriacatura nazista li travolse, ne furono indiscutibilmente corresponsabili. E' vero che la responsabilitùà è sempre individuale, ma nel caso del nazismo fu collettiva. IC redazione