Ultime sulla repressione in Iran, da REPUBBLICA di oggi, 23/12/2009, a pag. 23, un articolo redazionale, dal titolo " Qom, assalto alla casa dell' ayatollah Sanei ". Ci ha colpito la dichiarazione Usa, " Sul nucleare tempo quasi scaduto ", in quel "quasi", ripetuto per l'ennesima volta, sta la politica di Obama nei confronti del regime iraniano. Prima di ogni ultimatum, prima di ogni scadenza, basta premettere un " quasi " e il gioco è fatto. Su questo argomento, la cartolina da Eurabia di Ugo Volli di oggi. Ecco l'articolo:
TEHERAN - Miliziani basiji, i volontari del presidente, hanno assaltato l´abitazione di un noto ayatollah dissidente iraniano, Yusef Sanei, nella città santa di Qom, vicino a Teheran. I basiji, affiancati da «uomini in borghese», secondo il sito web dell´opposizione, Norooznews.ir, hanno insultato Sanei e percosso alcuni suoi collaboratori. Poi hanno affisso poster dell´ayatollah Khamenei, la guida suprema e grande sponsor di Ahmadinejad. Secondo il sito web a fianco dei miliziani c´era anche la polizia che avrebbe impedito ai collaboratori di Sanei di difendere la casa. L´ayatollah Sanei, noto per le sue posizioni riformiste, negli ultimi mesi ha assunto posizioni molto dure nei confronti del governo di Ahmadinejad e l´altro ieri ha assistito ai funerali del grande ayatollah Hossein Ali Montazeri, un altro alto dignitario religioso dissidente. Durante le esequie, una parte della folla lo ha invocato come il nuovo «leader religioso» dell´opposizione. La Casa Bianca ha detto che il 31 dicembre è il termine ultimo per ricevere una risposta positiva dall´Iran sulla questione del suo programma nucleare e che gli Stati Uniti hanno già cominciato a preparare passi alla ricerca del dialogo. Il portavoce presidenziale Robert Gibbs, nel briefing alla Casa Bianca, ha detto che il mese di dicembre «è una scadenza per la comunità internazionale» nei tentativi a suo tempo avviati per un dialogo con Teheran. Gli Stati Uniti hanno più volte indicato il 2009 come termine ultimo per ricevere una risposta positiva dall´Iran circa le soluzioni proposte per avere la certezza che il suo programma nucleare possa avere solo utilizzazioni pacifiche. Il portavoce della Casa Bianca ha detto che gli Stati Uniti hanno «già cominciato a preparare passi alternativi» nel caso che l´Iran si dimostrasse «non disponibile ad assumersi le sue responsabilità» nei confronti della comunità internazionale. Gli Stati Uniti stanno preparando con gli alleati una serie di sanzioni, si era appreso nei giorni scorsi, che mirano a «colpire duro» Teheran se rifiuterà la via del dialogo. I colloqui di Ginevra tra l´Iran ed i rappresentati del gruppo cinque più uno (i cinque membri permanenti del consiglio di sicurezza dell´Onu) non sembrano avere per il momento uno sbocco positivo.
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