Non è solo tecologia computazionale russa quella che arma oggi il mondo arabo in guerra con l'occidente; molte forniture sono date anche da aziende di paesi europei alleati agli Usa e Israele. Oltre che a tali fonti, gli integralisti e paesi come l'Iran o la Siria possono purtroppo fornirsi a piene mani alla tecnologia pakistana e indiana che in campo informatico ormai è a livello americano o israeliano. Nasce da ciò l'esigenza che tutta la comunità fedele a Israele nel mondo si mantenga in contatto ed entri nell'ordine di idee di una militanza non più spirituale o solo sionista nè tantomeno solo religiosa (questa anzi va accantonata) ma di una militanza intelligente e cioè informativa perchè i due concetti coincidono. Giornali come Libero hanno già dato istruzioni in passato con articoli intelligenti circa i siti-web cui rivolgersi mantenendo anche l'anonimato nei casi un cui si ritenga di disporre di informazioni utili a Israele o alla economia di guerra americana nell'area; ha dato anche istruzioni sull'accesso concordato a certi siti allo scopo di ottenerne l'oscuramento (come i siti di Hamas) sfruttando una legge informatica secondo la quale la soglia di densità di un accesso simultaneo plurimo determina il black-out del flusso di comunicazione. Una istruzione semplice ma efficace a sabotare l'attività del più temibile sistema di comunicazione di odio antiebraico. Fate così anche Voi lettori di I.C. uomini di buona volontà fedeli all'idea della dignità e del diritto di Israele alla sicurezza e alla sopravvivenza: ognuno di noi nella dimensione in cui vive ha la possibilità di accedere ad informazioni che possono essere preziose per Israele e per la sua battaglia di civiltà contro la barbarie. O perchè lavora in aziende che operano su mercati arabi o perchè la moglie o la sorella o l'amica sono in contatto con immigati arabi in Italia: ricordatevi che non uno, ripeto: non uno, di essi è completamente estraneo alla causa dell'Islam. Ascoltate i loro discorsi e cercate di capire dove hanno centro i loro movimenti le loro frequentazioni e se credete di avere scoperto qualcosa di interessante mettetevi in contatto con chi può usare queste informazioni per la salvezza dei nostri soldati e di altri innocenti sempre nel mirino di questi terroristi. La nuova frontiera della fede ebraica non è nelle sinagoghe ma nel fronte di lotta che ognuno di noi deve accettare come dimensione inevitabile organizzando la propria capacità di elaborare informazioni non recitare litanie. Un avvocato dell'alta Italia, sionista fino al midollo, ha scoperto nel corso di un processo l'attività di una delle parti del processo, un medico siriano operante in Veneto e l'ha riferito ad un altro avvocato, il suo collettore-avatar nella informazione che conta. L'informazione è stata preziosa. Oggi sappiamo chi è in realtà questo individuo per chi lavora e chi sono i destinatari della sua corrispondenza fittissima con la Siria. Fate così anche Voi, imparate questo algoritmo elementare di intervento: se riusciamo a intercettarli, almeno in rete, sapremo chi sono e come si organizzano e questo contribuirà alla nostra lotta perchè , almeno in Italia, la loro joint venture più affidabile è la destra neofascista antisemita saldamente inserita nelle istituzioni: guardate chi sono gli imputati del processo alla strage fascista di Brescia che si sta celebrando e capirete il nesso. Oggi la strategia è cambiata: "Ascolta Israele" il titolo della nostra preghiera va ancora bene, ma il suo contenuto oggi non è più liturgico ma informativo. Israele ha bisogno di informazioni non di preghiere.